Infiniti Q50, primo contatto

Raffinata e comoda, ma soprattutto piena di tecnologia

Infiniti Q50 - Abbiamo provato la nuova berlina della casa premium giapponese e siamo rimasti impressionati soprattutto dalle tantissime novità fornite in ambito meccanico e tecnologico. Una vettura pensata soprattutto per chi l'auto vuole "viverla bene"

L’Infiniti Q50 rappresenta l’inizio di una nuova avventura per il marchio premium del Gruppo Nissan. Una vettura perfettamente in linea con gli standard, soprattutto stilistici, della casa, ma al tempo stesso nuova. In particolare è la tecnologia di questa vettura a risultare di altissimo profilo e non ci riferiamo solamente al sistema di infotainment, ma anche alle meccaniche e agli aiuti alla guida. Per provare il tutto ci siamo messi alla guida della nuova berlina sulle strade del pavese, non lontano da Milano, in un misto di curve e e paesaggi che ci hanno permesso di apprezzare alcune delle soluzioni proposte da Infiniti su questa vettura.

Parliamo prima di tutto delle meccaniche, partendo dai motori. La gamma ne comprende appena due, ma sono decisamente interessanti: uno è l’ibrido basato sul V6 a benzina con una cubatura da 3.500 cc e una potenza da 364 CV nel complesso (la coppia arriva a 546 Nm). Un’unità che consente di arrivare ad una velocità massima di 250 km/h e di completare lo scatto da 0 a 100 in appena 5,1 secondi. Il tutto con consumi sul ciclo combinato di 6,2 litri/100 km ed emissioni di 144 g/km di CO2. La vettura da noi provata, però è quella che presumibilmente potrebbe raccogliere le maggiori preferenze in Italia, ovvero il 2.200 diesel con cambio manuale a sei marce. Questo motore presenta una potenza da 170 CV e una coppia da 400 Nm, con velocità di punta da 231 km/h e scatto 0-100 in 8,7 secondi. I consumi, invece, si assestano secondo i dati ufficiali sui 4,4 litri/100 km e le emissioni sui 114 g/km. Si tratta in assoluto della prima Infiniti dotata di un propulsore a gasolio a quattro cilindri e anche per questo ha destato il nostro interesse.

Prima di mettere in moto, però, non potevamo non farci attrarre dal sistema di infotainment, l’Infiniti In Touch. Questa è una delle novità maggiori per la vita a bordo di questa Q50: il sistema è composto non da uno, ma da ben due display, entrambi touchscreen. Una soluzione scelta dalla casa giapponese per poter ridurre al minimo i tasti fisici sul cruscotto. Rimangono solamente quelli minimi per il controllo del climatizzatore e poco altro. Il resto è tutto gestibile attraverso il display, che si comporta come un vero e proprio tablet. Non a caso potranno essere installate diverse app come faremmo su un iPad comune. Al momento sono disponibili solamente un’interfaccia per il proprio account di Facebook e un motore di ricerca per gli indirizzi basato su Google, ma sono state promesse fino a 20 app diverse entro un anno. Sono supportati per la connettività Bluetooth i principali smartphone con sistema operativo iOS (iPhone) e Android, i quali possono anche condividere con la vettura la propria connessione Internet (via Bluetooth gli Android, solo via cavo originale gli iPhone). Non abbiamo potuto provarla per ovvie ragioni di tempo, ma molto interessante è anche la possibilità di associare fino a tre profili personali ad ogni chiave di accensione, al cui interno vengono memorizzati diversi dati per la vita di bordo come posizione dei sedili, radio memorizzate, sensibilità del volante e molto altro ancora.

È arrivato il momento di mettere in moto e di sperimentare una delle maggiori novità della Q50, ovvero il sistema “steer-by-wire”. Si tratta di una tecnologia denominata Direct Adaptive Steering (DAS) e si tratta in parole povere di uno sterzo elettronico diretto, derivato e sviluppato dal mondo dell’aeronautica. Si tratta di un sistema che, una volta acceso il motore, fa in modo che la frizione disconnetta completamente il volante dal tronco dello sterzo, affidando la gestione della potenza e della coppia unicamente su tre centraline collegate a due motori posti sull’assale. Un sistema che consente un controllo non solo molto più preciso, ma anche personalizzabile a seconda dei gusti e delle esigenze del guidatore (sono disponibili i classici settaggi standard, comfort e sportivo). Il sistema consente di percepire e avere il controllo del manto stradale senza che per questo le asperità maggiori del terreno creino difficoltà nel controllo della vettura. Saremo in grado di percepire se ci troviamo su asfalto nuovo di zecca oppure su una strada meno curata, ma non per questo in caso di buche avremo un contraccolpo troppo violento sul volante, con il rischio di perdere il controllo. Le centraline sono programmate per potersi controllare e verificare a vicenda e in caso di guasto fino a due di esse, la frizione collegherà immediatamente il volante al tronco, così da mantenere il controllo e poter continuare la guida fino alla riparazione del gusto (segnalato con apposite spie). Oltre al DAS è presente lo speciale Active Lane Control, che si occupa del mantenimento dell’auto al centro della propria corsia attraverso leggere spinte sul volante, e anche la frenata di emergenza con sensori che prevedono anche la presenza di ostacoli oltre l’auto che si trova davanti. Solamente uno dei sistemi di sicurezza che compongono il pacchetto chiamato Safety Shield (stesso nome usato anche da “mamma” Nissan).

Tanta tecnologia, quindi, che si traduce in un’auto molto piacevole da guidare. Non si tratta certamente di una vettura che vorrà comprarsi un appassionato di corse, ma il motore è sufficientemente reattivo e veloce da poter togliere qualche soddisfazione e da non creare problemi in nessuna condizione di sorpasso. Si tratta senza alcun dubbio di un’auto creata per chi ama la tecnologia a bordo e vuole sostanzialmente stare comodo e tranquillo. In questo senso l’Infiniti Q50 coglie assolutamente nel segno, proponendosi come una vettura di classe elevata pur con un prezzo che non fa paura. Certo, si tratta sempre di una vettura premium e come tale va giustamente pagata, ma ci sentiamo di dire dopo questo primo contatto che i 36.100 € richiesti per il modello entry level (2.200 diesel con allestimento base e cambio manuale a 6 marce) sono assolutamente giusti. Anzi, ci sbilanceremmo a definirlo davvero un buon prezzo.

Si tratta ovviamente di una valutazione frutto di una prova molto veloce, ma speriamo di poter essere presto più precisi in uno dei nostri test drive.

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Notizie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)