Abarth festeggia l’anniversario del suo fondatore: 113 anni fa nasceva Carlo Abarth

Ricorrenza importante per la Casa dello Scorpione

Il 15 novembre non è un giorno qualunque per Abarth. Il 15 novembre 1908 nasceva a Vienna Karl Albert Abarth, il cui nome fu poi italianizzato in “Carlo“, leggendario costruttore ed elaboratore di auto da corsa, nonché fondatore della Casa dello Scorpione.

Abarth, la genesi

Divenuto sinonimo di potenza e velocità automobilistica accessibile, sia per la strada che per la pista, il marchio Abarth affonda le sue radici nel 1949. In quell’anno, Carlo Abarth, con un passato da pilota e tanta esperienza di costruzione ed elaborazione fondata su una passione coltivate in importanti officine meccaniche già in giovane età, fonda a Torino, insieme al pilota modenese Guido Scagliarini, la propria Casa automobilistica, specializzata in elaborazioni e coinvolgendo 30 dipendenti. Come simbolo dell’azienda Carlo Abarth sceglie lo scorpione, il suo segno zodiacale. 

La strategia vincente dei kit e il “rombo Abarth”

Abarth si fa conoscere sul mercato grazie al kit, un insieme di parti meccaniche da montare su un’auto di serie in grado di aumentarne significativamente le prestazioni. Il primo kit di successo è quello composto da cambio e scarico dedicati alla Fiat Topolino. Ben presto anche le marmitte Abarth si fanno spazio tra gli appassionati, con la capacità di generare un suono potente e rombante che diventa una sorta di tratto identitario che consente di riconoscere all’istante un’auto in versione Abarth. 

Le prima auto dello Scorpione

Dal buon successo commerciale dei kit arrivano i proventi per investire nel reparto corse, così Carlo Abarth nel 1951 sviluppa la coppia di vetture 204A e 205A, quest’ultima una berlina da corsa che conquistò grandi attenzioni al Salone dell’Auto di Torino del ’51. L’anno successivo Abarth presentò la 1500, una particolare coupé due posti con tre fari anteriori. 

Nel 1958 la 500 Abarth

Nel 1953 Abarth personalizza la Fiat 1100, nel frattempo fatturato e dipendenti crescono, con il successo dello Scorpione che si estende anche all’estero. Nel ’55 nasce l’elaborazione dell’utilitaria Fiat 600 che dopo il trattamento dà vita alla 750 GT Abarth, mostro da strada e da pista. Nel 1958 vede la luce la mitica 500 Abarth, con il marchio dello Scorpione che allarga sempre di più la propria presenza nel mondo delle competizione automobilistiche. 

La cessione del marchio a Fiat

Nel 1971, all’età di 63 anni Carlo Abarth cede l’intero marchio alla Fiat. L’imprenditore austriaco e naturalizzato italiano muore a Vienna il 24 ottobre 1979 a seguito di una grave malattia. 

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