ACI, l’auto si usa meno, ma più spesso a causa del costo della benzina

ACI, l’auto si usa meno, ma più spesso a causa del costo della benzina

La benzina costa troppo. Quello che ormai è divenuto un luogo comune, adesso si ripercuote sulle abitudini automobilistiche italiane. Secondo quanto emerso dal rapporto ACI-Censis 2010, gli italiani preferiscono utilizzare l’auto per i brevi spostamenti in città e per le lunghe traversate viene sempre preferito il mezzo pubblico, treno o autobus che sia. Questo sistema pare che porti ad un risparmio complessivo nella gestione dell’auto di ben 3.191 € l’anno.

Questa esigenza di mobilità trova il suo contraltare nei comportamenti sempre più trasgressivi: l’87,8% dei conducenti ammette di distrarsi spesso con il cellulare. Le dieci infrazioni più ricorrenti al Codice della Strada sono: parcheggio indivieto di sosta (27,8% del campione intervistato), superamento dei limiti di velocità (23,5%), parcheggio in doppia fila (21,7%), mancato uso delle cinture (18,4%) e delle frecce (10,1%), passaggio con semaforo rosso(9,6), inversione a U (4,9%), violazione delle zone a traffico limitato (4,8%), inosservanza della precedenza(4,2%) e sorpasso a destra (3,2%). I giovani under 34 sono i più inclini a commettere infrazioni e fanno registrare percentuali più elevate della media nella quasi totalità delle violazioni.

«L’automobile conferma il suo primato tra le abitudini degli italiani – ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi – ma tra i conducenti dilaga un senso di onnipotenza al volante, soprattutto tra i più giovani, che deve essere rapidamente contrastato con specifiche iniziative istituzionali e nuove attività di sensibilizzazione. L’inesperienza facilita una maggiore propensione alla trasgressione tra i neopatentati, verso i quali vanno delineati percorsi di formazione continua che favoriscano consapevolezza dei rischi e comportamenti più responsabili.»

«Dal rapporto emerge la richiesta sempre più diffusa di una nuova cultura della mobilità – ha aggiunto Gelpi – e l’ACI continuerà a sensibilizzare gli automobilisti. Riteniamo tuttavia indispensabile che le istituzioni affrontino con determinazione i problemi: la pianificazione del sistema dei trasporti, il ripensamento del rapporto tra urbanistica e mobilità, l’accessibilità ai grandi centri urbani. Per rivitalizzare il mercato dell’auto dando un nuovo impulso al processo di ottimizzazione del parco circolante – ha concluso il presidente dell’ACI – il 47,5% delle famiglie chiede una nuova fase di incentivi per la sostituzione del proprio veicolo, a dispetto delle contrarietà finora espresse dai maggiori decisori pubblici e privati della filiera automobilistica. Nelle condizioni attuali meno del 4% degli italiani si dichiara disposto a comprare una vettura nel 2011.»

Foto: Flickr

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Auto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)