Alfa Romeo: sei degli otto nuovi modelli verranno fatti slittare

La nuova gamma verrà completata nel 2020

Alfa Romeo - Il marchio del Biscione vede slittare di qualche anno l'uscita di alcuni suoi nuovi modelli. Secondo l'aggiornamento del piano industriale del marchio FCA 6 delle 8 nuove vetture Alfa Romeo arriveranno tra il 2018 ed il 2020
Alfa Romeo: sei degli otto nuovi modelli verranno fatti slittare

Il futuro di Alfa Romeo sembra essere meno roseo di quanto si potesse immaginare. Fiat Chrysler Automobiles ha presentato, infatti, un piano industriale aggiornato che prevede un rallentamento nel lancio dei futuri prodotti del marchio del Biscione.

Citando le incertezze in Cina e la “necessità di garantire la corretta esecuzione della rete di distribuzione globale,” Alfa Romeo ridurrà così la spesa per la produzione, la ricerca e sviluppo delle nuove vetture. Come parte di questo cambiamento, FCA ritarderà, pertanto, il lancio di diversi modelli. Il piano quinquennale originale del marchio italo-americano prevedeva il lancio di otto diversi modelli entro la fine del 2018. Il nuovo piano è in gran parte identico, ma il lancio completo dei vari prodotti è stato rinviato per la metà del 2020. Dopo il lancio della Giulia, l’Alfa Romeo introdurrà un nuovo crossover di medie dimensioni nel 2016 o nel 2017, mentre, tra il 2017 e il 2020, il marchio di Arese prevede di lanciare altri sei nuovi modelli, tra cui una berlina e una berlina full-size. Ci saranno anche due crossover supplementari e due veicoli “speciali” ancora misteriosi.

Questo piano industriale aggiornatao rappresenta un leggero cambiamento di rotta rispetto a quello quinquiennale originario. I nuovi modelli saranno destinati ai clienti europei e nordamericani, visto che l’Alfa Romeo dovrà affrontare diverse restrizioni all’importazione in Cina. Infine, sono stati rivisti al rialzo da Fca i target finanziari. I ricavi arrivano a toccare quota 136 miliardi di euro rispetto ai 129 miliardi del Business Plan del maggio 2014, l’utile netto rettificato si posiziona nella “forchetta” 4,7-5,5 miliardi dalla precedente pari a 4,5-5,3 miliardi. In rialzo anche l’ebit adjusted a 8,7-9,8 miliardi dai precedenti 8,3-9,4 miliardi, con l’attivo di cassa compreso tra i 4 e 5 miliardi di euro a fronte del precedente range pari a 1,9-2,4 miliardi di euro.

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