Alfa Romeo Tonale 2026: primo contatto con il nuovo facelift [FOTO e VIDEO]
Ebbene sì: c’è ancora il diesel!
Anche per l’Alfa Romeo Tonale è arrivato il momento di aggiornarsi e lo fa con un facelift sottile, non urlato, ma comunque interessante. Seguendo la filosofia della “bellezza necessaria”, la casa del Biscione ha scelto di non stravolgere il suo modello, puntando piuttosto al rafforzamento. Una scelta dettata da una crescita costante da parte di Alfa a livello nazionale ed europeo, ma ancora non così forte da potersi permettere di rallentare la corsa. La Tonale, piaccia o non piaccia, è comunque uno dei modelli più apprezzati del recente passato della casa, italiana nell’anima grazie alle sue 100.000 unità prodotte a Pomigliano d’Arco. Nel solo mese di settembre, Alfa ha registrato 2.600 immatricolazioni con una crescita del 39% rispetto allo stesso mese del 2024, mentre la quota di mercato ha toccato il 2% in Italia. Tonale comprende la metà quasi esatta dei volumi complessivi di brand. Quasi superfluo quindi sottolineare la sua importanza per la crescita della casa nel difficile e concorrenziale segmento dei C-SUV, dove duella con colossi come Audi Q3 e BMW X1. Eccoci allora arrivati alla presentazione internazionale, dove abbiamo potuto saggiare la nuova Alfa Romeo Tonale 2026 sulle strade intorno a Pisa.
Bellezza necessaria, ovvero pochi aggiornamenti, ma dove più servono
La parte maggiormente aggiornata dell’Alfa Romeo Tonale 2026 è sicuramente il frontale, che ha visto mettere mano soprattutto alla griglia. Il trilobo, soprattutto, ora ha una nuova grafica, più aperta e pronunciata, con uno scudetto centrale concavo che rimanda alla memoria alcuni modelli storici come 33 Stradale e Giulia GT 2000. La targa è stata spostata al centro del paraurti per ragioni di normative europee sulla sicurezza dei pedoni, ma comunque si tratta di un cambiamento apprezzabile e ben integrato con il linguaggio complessivo della vettura. Da notare le prese d’aria laterali, ora sensibilmente più grandi per migliorare l’afflusso d’aria al motore, mentre gli angoli del paraurti sono più squadrati per un assetto visivo più stabile e sportivo. La carreggiata è aumentata di 1 cm sia all’anteriore che al posteriore: una modifica che difficilmente si nota a vista, ma che dovrebbe avere delle decise ripercussioni sulla guida, soprattutto a livello di tenuta laterale e stabilità. Sulla fiancata notiamo linee più nette e tridimensionali, ma soprattutto dei bellissimi cerchi da 19 pollici con design alleggerito e molto particolare, che mantiene lo stile pur facendo diminuire il peso complessivo. In generale il design rimane coerente e in linea con la recente produzione Alfa, ulteriormente sottolineata di tre nuove tinte per la carrozzeria: Rosso Breda, Giallo Ocra e Verde Montecarlo. Debutto assoluto per il tetto nero a contrasto.
Human Intelligence
L’approccio di Alfa Romeo è ancora una volta quello di introdurre nuove tecnologie, senza però che queste prendano il controllo dell’ambiente. La “Human Intelligence”, com’è stata ribattezzata dal Biscione, che prevede prima di tutto che la maggior parte dei controlli e delle aggiunte hi-tech siano rivolte prima di tutte al guidatore. Alle due configurazioni interne già disponibili, si aggiungono una variante molto aggressiva in pelle rossa a cannelloni, un grande classico riproposto in chiave moderna, con cuciture a contrasto e un’atmosfera sportiva, ma elegante. La seconda variante, invece, prevede l’uso di Alcantara blu su diversi elementi, compresa la plancia, con cuciture bianche a contrasto per aumentare luminosità ed eleganza. In generale abbiamo a che fare con un ambiente ricco di materiali morbidi e piacevoli alla vista, una scelta che la stessa Alfa dichiara di aver preso per accentuare la sensazione di artigianalità italiana. Si tratta, tra l’altro, di un programma qualità specificatamente ideato a Pomigliano, per alzare il prestigio dei veicoli prodotti nello stabilimento. Naturalmente sono presenti molti extra ideati unicamente per questiopni estetiche, come la fascetta luminosa sulla plancia con effetto gradiente.
Per la tecnologia, iniziamo dal volante, che è stato aggiornato con una nuova rotella sulla razza destra (ora specificatamente per il volume), mentre spostandoci sul tunnel centrale troviamo un nuovo selettore del cambio più compatto e diretto. Tenete comunque conto che è sempre disponibile il sequenziale controllabile direttamente dalle aggressive palette al volante in alluminio. Davanti a queste si trova il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, mentre il touchscreen centrale arriva a 10,25 pollici, con software di navigazione TomTom e compatibilità con Apple Carplay e Android Auto. Per quanto riguarda lo spazio, rimaniamo sui vertici di categoria, con uno dei bagagliai più generosi del segmento. Si parte da un già ottimo livello d’ingresso da 385 litri, ma abbattendo i sedili della panca posteriore si toccano i 1.430 litri complessivi. Questi dati sono riferiti alla variante plug-in, di solito la meno generosa in questo campo a causa della batteria, che però stavolta è stata spostata sotto il pianale posteriore, che quindi non penalizza l’abitabilità.
Diesel, amore italiano
Come detto, l’Alfa Romeo Tonale 2026 è italiana nell’animo. Volete un’altra prova: è ancora disponibile la motorizzazione diesel, che nel nostro Paese rappresenta ancora la metà degli acquisti, nonostante il trend europeo. Si potrà quindi scegliere il 1.6 Multijet II da 130 CV con cambio automatico a sei rapporti a trazione anteriore, aggiornato però agli standard di emissioni Euro 6E bis (il che significa che potrete guidarla per molti anni). Sopra di questo troviamo il 1.500 turbo benzina ibrido a 48 Volt da 175 CV complessivi, con cambio automatico TCT a sette rapporti e trazione anteriore. Infine abbiamo il top di gamma assoluto: la Plug-In Hybrid con la base del 1.300 Turbo Multiair II da 270 CV complessivi, batteria da 15,5 kWh (65 km di autonomia solo elettrica dichiarata) e cambio automatico a sei rapporti con trazione integrale Q4 grazie all’assale e-Axle posteriore elettrificato.
Per quanto riguarda gli aiuti alla guida ADAS, ovviamente di livello 2, sono per filosofia aziendale presenti, ma non invasivi. Anche il sistema di controllo del centro della corsia, per esempio, aiuta con piccole correzioni, che però risultano quasi impercettibili. Non mancano poi i classici, come il cruise control adattivo con funzione Stop & Go, il controllo dell’angolo cieco, i fari abbaglianti automatici, il controllo automatico delle code e molto altro.
Primo contatto
Essendo un facelift, questa Alfa Romeo Tonale 2026 non è ovviamente stata rivoluzionata rispetto al modello che va a sostituire, ma sono stati fatti degli accorgimenti per renderla sempre piacevole e più fluida da guidare. In questa prima prova abbiamo provato la versione Milano Cortina 2026 Launch Edition, ovvero l’edizione top di gamma con badge dedicato alle prossime Olimpiadi invernali. La motorizzazione è quindi la plug-in da 270 CV (stranamente 10 CV in meno rispetto al modello precedente, ma quasi impercettibili) con trazione integrale Q4, che grazie all’unione con le sospensioni McPherson sia sull’anteriore che sul posteriore, garantiscono la giusta stabilità anche su strade difficoltose e poco curate. Mantiene vivo il DNA di Alfa, sia di nome che di fatto, con una modalità dinamica che consente di divertirsi non poco (tenendo sempre conto che parliamo di un C-SUV, non di un’auto da corsa). Paradossalmente è solo in qualche situazione difficoltosa con le marce più basse che abbiamo notato qualche appena accennato tentennamento, ma si tratta davvero di cercare il pelo nell’uovo. Il volante, pur restando molto leggero per la verve sportiva di Alfa, ha comunque una buona risposta e garantisce un controllo di livello, che si fa apprezzare anche nelle circostanze più cittadine (vedete la foto con la Torre di Pisa? Vi lasciamo immaginare che genere di folla di turisti abbiamo dovuto dribblare per arrivare, pur autorizzati, fin lì). In attesa di un test più approfondito, possiamo dire che si tratta di una vettura sempre molto poliedrica, che con il diesel si adatta anche alle esigenze di chi deve percorrere molti chilometri.
Alla fine, non sorprende che sia più apprezzata dal grande pubblico rispetto alla Stelvio, sicuramente più raffinata, ma sulla quale la nuova Tonale ha un vantaggio in termini di prezzo (si parte da 39.850 €) che supera abbondantemente i 10.000 €. Non si tratta decisamente di spiccioli.
ALFA ROMEO TONALE 2026: scheda tecnica
Dimensioni: lunghezza 4.528 mm; larghezza 1.841 mm; altezza 1.601 mm; passo 2.636 mm
Carrozzeria: SUV compatto, cinque porte
Motori: 1.5 Hybrid da 175 CV, 1.6 Diesel da 130 CV, 1.3 Plug-in Hybrid Q4 da 270 CV
Trazione: anteriore o integrale elettrificata Q4
Cambio: automatico a 7 rapporti (Hybrid), automatico a 6 rapporti (Diesel e PHEV)
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 6,6’’ (versione Plug-in Hybrid Q4)
Velocità massima: 206 km/h (versione Plug-in Hybrid Q4)
Allestimenti: Tonale, Sprint, Ti, Veloce, Milano Cortina 2026 (edizione speciale)
Numero di posti: 5 posti
Bagagliaio: da 385 a 1.430 litri (versione Plug-in Hybrid Q4)
Consumi dichiarati: da 1,14 a 1,3 l/100 km (Plug-in Hybrid Q4, ciclo WLTP)
Autonomia elettrica: fino a 69 km (WLTP, Plug-in Hybrid Q4)
Sicurezza: cruise control adattivo con funzione Stop&Go, mantenimento corsia, centraggio corsia, monitoraggio angolo cieco, frenata automatica con riconoscimento pedoni e ciclisti, riconoscimento segnali stradali, telecamera 360°, parcheggio semiautomatico
Prezzo: da 39.850 €
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