Area B Milano: riattivate le telecamere. Ed è polemica

Ma si parla di una possibile nuova sospensione

Area B Milano: riattivate le telecamere. Ed è polemica

La pandemia aveva spento le telecamere di Area B lo scorso marzo, poi l’estate aveva mostrato la classica riduzione del traffico, ma da ieri si sono riaccesi gli occhi alla grande ZTL che copre quasi tutto il territorio di Milano. Anche se, i casi in aumento nel capoluogo lombardo, potrebbero farli spegnere di nuovo. Ed è intanto polemica tra il sindaco Sala e la Regione Lombardia.

Tornano i divieti per le auto

Tornano d’attualità, quindi, i divieti per i veicoli benzina Euro 0 e diesel fino ad Euro 4, in tutti i giorni da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30. Non è previsto alcun ticket d’ingresso (come Area C): chi rientra nelle categorie di divieto, non potrà circolare, altrimenti verrà sanzionato (da € 84 a € 335).

Tranne per i veicoli con deroghe o chi ha bonus giornalieri residui per accedere all’area, senza incorrere in multe. Con la riattivazione di Area B, anche le strisce blu tornano a pagamento sull’intero territorio milanese.

La polemica tra Sala e la Regione

La ripresa della ZTL ha, nel frattempo, causato già polemiche importanti: in particolare tra la Regione Lombardia ed il sindaco milanese. “Ritengo sbagliata la decisone del Comune di Milano di riattivare Area B, ora che la pandemia a Milano sta prendendo una dinamica critica – le parole dell’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo – Affollare ancora di più i mezzi pubblici vuol dire aumentare e non ridurre i rischi per la salute dei cittadini”.

La risposta del sindaco Giuseppe Sala: “Il 15 ottobre non era una data casuale, ma l’inizio della stagione termica. Dobbiamo tenere conto della questione inquinamento. Io devo pensare in primis alla salute del milione e 400mila persone e in particolare dei bambini. Per cui non ci vengano a fare lezioni che sono assolutamente fuori luogo”. Ma c’è l’ipotesi di una nuova sospensione, vista la crescita dei contagi in città: “Ci ragioniamo”.

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