Area C, a Milano aumenta l’uso del car sharing GuidaMI

Sempre più cittadini si rivolgono al servizio di condivisione di auto pubblico

Il servizio GuidaMI, lanciato da diverso tempo, sta conoscendo una seconda giovinezza grazie al fatto che le auto messe a disposizione possono entrare ed uscire dall'Area C senza pagare il ticket
Area C, a Milano aumenta l’uso del car sharing GuidaMI

Un’opinione largamente diffusa circa l’Area C di Milano era che l’iniziativa non fosse particolarmente gravosa per i cittadini per sua natura. Era la mancanza di servizi collaterali, come mezzi pubblici affidabili e piste ciclabili, a rendere la convivenza con la nuova zona limitata meneghina piuttosto problematica. Evidentemente, però, la necessità spinge per forza di cose a cercare nuove soluzioni. Da tempo a Milano è attivo un servizio di “car sharing”, che esattamente come per le biciclette mette a disposizione una serie di auto di varie marche, anche con una certa capienza e qualcuna persino elettrica. I parcheggi riservati alle auto del servizio, infine, rendono persino più facile trovare parcheggio in zone di solito oberate di traffico.

Il servizio si chiama GuidaMI e dall’inizio dell’anno, per cui in meno di due mesi, ha già registrato un aumento delle iscrizioni del 49%. I numeri non sono ancora grandissimi, dato che si parla di circa 328 nuovi iscritti entro il 14 febbraio scorso (dati del Comune di Milano). Stiamo ugualmente parlando di migliaia di milanesi che hanno la possibilità di avere un’auto da utilizzare per andare in centro, dato che ovviamente queste vetture non devono pagare il ticket per l’Area C. Ormai saremmo a quota 4.668 iscritti. Nel mese di gennaio le corse effettuate con le auto di GuidaMI sono state 4.825, pari ad un aumento del 60% rispetto allo stesso periodo del 2011. Le ore di utilizzo sono passate da 16.462 a 30.285, praticamente raddoppiate, mentre i chilometri percorsi sono stati 194.055, un aumento addirittura dell’80% rispetto al passato.

Ovviamente l’aumento del ticket dell’Area C rispetto all’Ecopass ha incentivato la ricerca delle soluzioni alternative per la mobilità urbana. In questo senso si può dire che il provvedimento del Comune sta avendo successo. Occorre però vedere come la questione dei servizi verrà sviluppata nel prossimo futuro, in attesa che le proteste dei cittadini, abitanti in centro o meno, o si spengano per essersi abituati al provvedimento oppure cambino alla luce di qualche modifica da parte dell’amministrazione.

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