Aston Martin: l’iconico motore V12 resisterà fino al 2030
"Stiamo cercando di capire come estenderne la vita"
Anche Aston Martin entrerà nel mondo elettrico, lanciando il suo primo veicolo a zero emissioni nel 2030, ma l’iconico V12, nel frattempo, continuerà a rombare. Il marchio britannico, infatti, ha intenzione di mantenere nella propria gamma la potente motorizzazione termica almeno fino alla fine di questo decennio.
”Non abbiamo nulla di definitivo”
È stato il CEO del marchio Adrian Hallmark a parlare del V12, con le parole riportate dai colleghi australiani di Drive: “Non c’è ancora nulla di definitivo, è un obiettivo mobile”, le sue parole, in riferimento ai continui cambi nella legislazione. Ma la possibilità di arrivare almeno al 2030 c’è: “Possiamo ottenere delle deroghe per i bassi volumi, anche per l’Europa. Se non cambia niente, il volume sarà stabile fino alla fine del 2028, per poi diventare di nicchia in seguito”.
Aston Martin sta continuando a lavorare su questo motore: “Ci sono sempre delle opportunità e stiamo ancora cercando di capire come possiamo estendere la vita dei 12 cilindri, attraverso l’attività di sviluppo delle emissioni – ha proseguito – Ma la fine del decennio è praticamente la fine dei 12 cilindri per come li vediamo attualmente”.
Il nuovo V12 della Vanquish
A questo proposito, la casa britannica ha lanciato, lo scorso settembre, la nuova Vanquish, con un nuovo V12. Un motore da 5.2 litri di cilindrata con 835 CV di potenza (un dato mai raggiunto precedentemente) e 1.000 Nm di coppia massima, con una potenza specifica di ben 160 CV/litro. Grazie a nuovi turbocompressori e nuovi iniettori di carburante, il nuovo motore V12 assicura un elevato di potenza e al contempo il rispetto degli obiettivi in materia di emissioni.
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