Aston Martin, va a gonfie vele il progetto del SUV?
Pare sia stato definitivamente approvato
Non solo è stato definitivamente approvato (secondo le chiacchiere), ma il suo sviluppo non si ferma un attimo e procede senza complicazioni in questi mesi, accanto agli altri progetti più “classici”, meno commerciali dell’azienda britannica. Stiamo parlando del primo SUV di Aston Martin, mostrato in anteprima internazionale, in forma di concept car e con il marchio Lagonda, in occasione del Salone di Ginevra 2009, ed ora in volata verso il mercato automobilistico. Secondo le chiacchiere, nonostante le numerose voci negative e i giudizi non proprio felici che hanno circondato il modello dopo il lancio in Svizzera, il costruttore ha già dato il via libera ai propri tecnici e starebbe lavorando sodo per rifinire tutte le caratteristiche del primo Sport Utility Vehicle della sua lunga e nobile storia.
Stando alle indiscrezioni (prendete con il beneficio del dubbio queste nostre parole, dato che non si tratta di un comunicato stampa ufficiale), il SUV di Aston Martin nascerà come previsto sul pianale di Mercedes GL e sarà dotato del tradizionale motore V12 benzina aspirato del brand di Gaydon, accanto al quale saranno probabilmente disponibili altri propulsori a benzina (di frazionamento, dimensioni e potenza ridotti), forse uno o più motori diesel e (chissà) anche una versione ibrida (il marchio inglese sta dialogando – secondo le chiacchiere – con Mercedes per farsi “prestare”, oltre al pianale di uno dei proprio SUV Premium, motorizzazioni e meccaniche già confezionate). Trazione integrale e trasmissione automatica, dunque, per questo modello che potrebbe nascere tra non molto per rispondere alla sete del mercato verso questa tipologia di automobili ma soprattutto per rendere accessibile il mondo Aston Martin a quei Paesi dove una supercar (per le condizioni delle strade), bassa e schiacciata a terra, non potrebbe trovare spazio favorevole.
Una vettura, il primo SUV Aston Martin, che nasce anche dalle decisioni di competitors molto agguerriti, come Lamborghini e Bentley, essi stessi alle prese con automobili di questo genere (il marchio di Gaydon non vuol farsi trovare impreparato dalla concorrenza). Un modello che – per non scontrarsi con la tradizione Aston Martin – potrebbe avere proprio il marchio Lagonda, per il quale da tempo si sogna una rinascita.
Aston Martin ha dimostrato di essere flessibile: l’ha fatto con la prima citycar della propria lunga storia, Cygnet. Ora (forse) ne darà ancora prova con un SUV. E il mercato che dirà/farà?
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