Astondoa AX8: la prova del crossover spagnolo da 24 metri [VIDEO]

Le sensazioni di Maurizio Bulleri dalle acque di Santa Pola

Astondoa AX8: la prova del crossover spagnolo da 24 metri [VIDEO]

Siamo in Spagna davanti all’isola di Tabarca, proprio di fronte a Santa Pola, dove ha sede il cantiere Astondoa. E questa è Astondoa AX8. Astondoa è uno storico cantiere spagnolo con cento anni di tradizione, attraverso quattro generazioni della stessa famiglia, che dà il nome al cantiere. Credo che molti si attendessero un nuovo grande flying bridge dallo stile così personale, firmato da Cristiano Gatto.

Le caratteristiche

Astondoa AX8

Trovo perfette le proporzioni della sovrastruttura, interessantissima la differenza tra l’inclinazione delle vetrate del ponte principale e il parabrezza del ponte superiore. Splendide le linee che uniscono la tuga al flying bridge e piacevole l’armonia tra l’apertura della falchetta e il fregio, che raccoglie gli oblò delle cabine. Già a partire dalle sezioni prodiere, il baglio è ampio ed è pari a 6,22 metri al galleggiamento, per offrire una maggiore abitabilità rispetto a molte concorrenti. Sul ponte di prua, un accogliente living, convertibile in prendisole, è inserito in falchette così alte che proteggono dal mare, dal vento e donano privacy. Per trovare tutto questo spazio a prua, hanno nascosto qui sotto i verricelli. Ci sono tante soluzioni che indicano come questo cantiere si impegni nel realizzare una barca perfetta.

Con questa inclinazione, ad esempio, hanno trovato un corridoio di passaggio in più. Il pozzetto è stato disegnato per essere vissuto, volendo anche con molti ospiti, affacciandosi sul mare e sul vasto beach club, che incorpora un piano immergibile per varo e alaggio. C’è anche una scaletta immergibile, che si solleva per scendere in banchina. Qui, invece, hanno ricavato spazi di stivaggio in una zona che normalmente non ne ha. La doppia scala rende simmetrica e bellissima anche la poppa. Nel salone lo stile è senza tempo. La qualità si percepisce anche attraverso i dettagli, tek e pelle ornano con classe ed eleganza. Le variazioni di ampiezza, dettate dalla scala, dagli elementi divisori, rendono più intrigante questo ambiente, il cui punto di forza però è la sua profondità e la visuale panoramica verso prua.

Astondoa AX8

Un legame architettonico unisce mobili e cornici delle finestre. Uno specchio e le luci LED disegnano il celino. La sala da pranzo ha due tavoli, tutti intorno finestre, che regalano una sensazione unica, non solo perché siamo su un grande yacht, ma perché difficilmente un 24 metri ha ambienti di questo tipo, senza la timoneria. Vetri, spazi vuoti, specchi, confondono e fanno percepire ancora più grande l’interno di questo yacht. Una scala conduce alla cucina, situata sul ponte inferiore. Qui si trova anche il quartiere equipaggio, con due cabine e tre o quattro cuccette. Il design di ogni elemento di questo yacht è stato curato in maniera impeccabile. Anche la plancia con un pannello di carbonio, le prese per l’aria condizionata, di grande stile. Al centro un display enorme per la domotica, altri due per la navigazione sui lati.

Nel celino, il tetto ha lamelle orientabili. C’è anche un salottino per chi vuole assistere alla navigazione. Verso poppa, una lounge dell’atmosfera diversa rispetto al salone, ma sempre con lo stesso stile e cura del particolare. All’esterno una bella terrazza panoramica con arredi free standing e il mobile bar. Un’altra scala conduce alle cabine. Al contrario di tanti yacht di questa misura, prodotti rigorosamente in serie, Astondoa offre la possibilità di configurare la zona notte a scelta dell’armatore. Nell’armatoriale, il letto, il testaletto, il celino e la parete che contiene il televisore sembrano essere un unico elemento d’arredo. Futuristici, i comodini. Gli armadi e le porte sono quasi invisibili, perché identici ai rivestimenti delle paratie. Questo è un elemento d’arredo bellissimo, ma è stato anche valorizzato inserendolo in una cornice appropriata. Il bagno è di gran classe, ha un doppio lavabo e una console vanity. Dal disimpegno in fondo alla scala si accede alle altre due cabine per gli ospiti che replicano la bellezza e lo stile dell’armatoriale e godono di una bella vista. Tutte hanno il proprio bagno.

La prova

Astondoa AX8

Astondoa AX8 è equipaggiata con due sistemi di propulsione IPS 1350 di Volvo Penta, ovvero sia i poddrive e due motori da 1000 CV ciascuno. Alla minima velocità di planata di 12 nodi, il consumo è di 100 litri ora. Siamo nelle acque davanti a Santa Pola, Spagna, proprio dove ha sede il cantiere Astondoa. Giornata di mare poco mosso e vento leggero. Questa è l’unica postazione di comando di questo yacht, proprio come su una grande nave. Ma, in fondo, è necessario avere il posto di pilotaggio anche sul ponte inferiore? Direi di no. Anzi, da qui la visuale è ancora migliore. Si domina ancora meglio il mare. C’è una grande sensazione di comfort, un silenzio assoluto, nessuna vibrazione, si sente appena lo sciabordio della scia sullo spigolo dello scafo a prua. È un incedere morbido, dolce, alla velocità di 15 nodi, con i motori a 1900 giri minuto. In questo momento, occorrono circa 15 litri per ogni miglio di navigazione.

È una barca fatta per lunghe navigazioni e, quindi, è importante trovare l’andatura giusta, per avere una maggiore autonomia. Noi adesso la stiamo provando e quindi stiamo vedendo alle diverse velocità quali sono i consumi. Ad esempio adesso siamo a 16 nodi e siamo passati a 18 litri per miglio. Così piacevole da pilotare, che non smetteresti mai di navigare. È grande, è un 24 metri, ma guardate come vira. Fantastica, un’evoluzione stretta, precisa, con minimo angolo di sbandamento. Passiamo sulle nostre onde, su quelle che ho creato con questa evoluzione e non avverto nessun rumore. E poi, per un comandante, è importante avere anche una vista così aperta sul fianco, più di 180 gradi. Direi 270 gradi almeno di visuale.

Astondoa AX8

2400 giri minuto, 21 nodi. È cresciuta la velocità, ma il consumo no, sempre 18 litri per miglio. Anche questa è un’analisi da fare per capire quali sono le andature migliori, quando si vuole andare un po’ più veloci. A proposito, mettiamola al massimo, giù la manetta! La barca ci è stata consegnata con il pieno di carburante e quasi il pieno anche d’acqua e la velocità massima, che oggi tocchiamo, è di 21 nodi e mezzo. Ci sono tre aspetti che mi hanno particolarmente colpito di questo yacht. Un beach club immenso dove divertirsi a contatto con il mare usando il tender, la moto d’acqua e gli altri toys, che il mercato oggi mette a disposizione. Un ponte principale senza timoneria, quindi con una straordinaria abitabilità e una magnifica vista panoramica verso prua, che altre imbarcazioni non possono offrire. E, infine, una lounge qui sul ponte superiore riparata e aperta verso la terrazza panoramica. Questa è Astondoa AX8.

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