Auto ad alimentazione alternativa: le vendite sono aumentate del 5,3% in Europa
Nel primo semestre del 2022 sono stati venduti prevalentemente modelli elettrificati
L’ultima indagine trimestrale condotta dall’ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association) sulle auto per tipologia di alimentazione, che riguarda l’Unione Europea (esclusa Malta), la zona EFTA e il Regno Unito, rivela che sono state vendute circa 5,6 milioni di unità, il 13,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021.
Nel periodo gennaio-giugno 2022, le immatricolazioni di auto a benzina hanno registrato una diminuzione del 22,1%. In calo costante anche le vendite delle diesel (-32,1%) mentre, nel complesso, le vetture ad alimentazione alternativa sono cresciute del 5,3%.
I BEV hanno registrato la maggiore crescita nel primo semestre del 2022
Nel primo semestre di quest’anno, la crescita più significativa è stata registrata dai veicoli elettrici a batteria (BEV). Parliamo di un aumento del 31,6%. Al secondo posto abbiamo il GPL con un +25,7% e al terzo le ibride (mild e full) con un +2,2%. Sono invece diminuite per il secondo trimestre consecutivo le vendite delle auto ibride plug-in (-12%) mentre sono calate in maniera importante quelle delle vetture a metano (-59,3%).
Nel cumulato del primo semestre del 2022 sono stati venduti prevalentemente modelli elettrificati, che registrano le seguenti quote di mercato: 20% per le ricaricabili (11,6% per le full electric e 8,4% per le plug-in hybrid) e 23,6% per le ibride tradizionali.
Complessivamente sono state immatricolate 2.443.880 auto ibride ed elettriche, che rappresentano insieme il 43,7% del mercato. Le auto a gas naturale (NGV) sono passate a una quota ancora più marginale pari allo 0,2% (-0,2% rispetto allo stesso periodo del 2021). Le altre alimentazioni, invece, sono salite al 2,4% (GPL, etanolo ecc).
Benzina e diesel hanno perso invece 4,1 e 4,5 punti percentuali ciascuna rispetto all’H1 2021 (oltre 2 milioni e 866.000 vetture registrate, rispettivamente). Adesso la quota di mercato rispettiva è del 38,3% e del 15,5%.
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