Auto connesse: aumenta il pericolo di attacchi hacker
L'aumento di auto connesse nelle strade preoccupa per il rischio di attacchi hacker
Le auto connesse aumentano sempre di più nelle nostre strade. Questo ovviamente aumenta il pericolo di attacchi hacker. Infatti una sempre maggiore quantità di dati relativi ad auto e automobilisti è sempre più esposta al rischio che malviventi possano pensare bene di impossessarsene. Se al momento sono i tentativi effettuati su singole auto a tenere banco, in futuro si teme che gli hacker possano anche optare per attacchi su larga scala.
L’aumento di auto connesse nelle strade preoccupa per il rischio di attacchi hacker
Il panorama delineato nel Global Automotive Cybersecurity Report 2024, l’ultima ricerca condotta da Upstream, rivela una prospettiva in cui sono stati analizzati oltre 1.468 incidenti informatici relativo ad auto connesse, dal 2010 fino ad oggi. Questo studio è stato condotto da Upstream, una società israeliana specializzata in sicurezza cibernetica per il settore automobilistico, che ha anche monitorato numerosi forum nel deep e dark web.
Dal 2023 sono aumentati i casi di incidenti informatici che hanno riguardato un gran numero di auto connesse e non solo alcune unità. Si teme che questo fenomeno possa aumentare ancora nei prossimi anni. In un mondo in cui i veicoli connessi sono sempre di più, i produttori impiegano gli aggiornamenti del sistema operativo per migliorare la qualità del servizio, risolvere eventuali errori e potenziare la sicurezza informatica in modo tempestivo ed efficiente. Ciò consente di ridurre i costi legati alla garanzia e alle visite di assistenza presso i centri specializzati. Ma comporta anche dei pericoli.
Infatti attacchi informatici sempre più sofisticati possono creare grossi problemi. Secondo Upstream, nel 2023 il numero di incidenti causati da hacker “di grande ed enorme entità” è aumentato del doppio rispetto all’anno precedente. Nel 95% dei casi, si sono verificati attacchi a distanza, dei quali i due terzi sono stati perpetrati dai cosiddetti Black Hat Hackers, cibercriminali determinati a rubare il maggior numero possibile di dati per estorcere riscatti. Occorre quindi fare attenzione.
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