Auto elettrica, passo avanti con il decreto retrofit che entrerà in vigore il 26 gennaio
Regolamenta la trasformazione di auto a combustione in veicoli elettrici
La diffusione dell’elettrificazione nella mobilità delle nostre strade può ora godere di una spinta in più. A darla è il decreto 219/2015 “Regolamento recante sistema di riqualificazione elettrica destinato ad equipaggiare autovetture M ed N1“, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’11 gennaio scorso.
Ribattezzato DL retrofit, il nuovo provvedimento disciplina le procedure per commutare un veicolo a benzina o gasolio in uno a esclusiva trazione elettrica, un operazione che dal punto di vista pratico è simile all’installazione di un impianto a GPL o metano. Il decreto retrofit riguarda tutti i veicoli a motore con 4 ruote, con numero di posti, a seconda della categoria, fino a 8 postazioni e oltre progettati e costruiti per il trasporto di persone o per il trasporto di merci.
Ora dunque dal punto di vista tecnico e di omologazione c’è la necessaria base regolamentare che permette la trasformazione dei veicoli a motore termico utilizzando un kit composto da un motore elettrico con convertitore di potenza, un pacco batterie e un interfaccia con la rete per la ricarica delle batterie stesse.
Per quanto riguarda l’iter pratico dell’operazione di trasformazione del veicolo, è necessario che il produttore del kit lo sottoponga ad omologazione e fornisca le prescrizioni per il montaggio, che verrà eseguito dall’autoriparatore. Sarà quest’ultimo, una volta terminata l’installazione, a portare l’auto alla Motorizzazione che, dopo controlli e prove, provvederà ad aggiornare la carta di circolazione del veicolo.
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