Auto elettriche: crescono nell’Unione Europea, crollano in Italia

Le auto elettriche non piacciono agli italiani. Questo è quanto emerge dai dati di vendita del terzo trimestre 2022, ma anche dell’ultimo mese di ottobre. Mentre in Europa c’è una crescita costante delle vetture BEV immatricolate, nel nostro Paese si è registrato un crollo pesante, con una perdita importante di quota di mercato.

I numeri

L’Unione Europea ha fatto registrare un incremento di quota di mercato delle elettriche dal 9,8 all’11,9% nel corso dell’ultimo anno, mentre in Italia la quota, già storicamente più bassa rispetto al resto del Vecchio Continente, è crollata al 3,1%. Un dato che deve far riflettere, visto che siamo il Paese in ‘maglia nera’ su questo tema.

I motivi

L’Italia ha un parco auto molto vecchio e gli italiani tendono a cambiare auto molto più raramente, rispetto a cittadini di altri paesi. A questo, si aggiungono delle infrastrutture in ritardo, soprattutto in alcune zone (in particolare al Centro-Sud), dove è difficile, se non quasi impossibile, ricaricare le vetture. E, di conseguenza, anche pensare di acquistarle.

Il costo delle auto è un fattore importante e, nell’ultimo periodo, lo è diventata anche l’impennata dell’elettricità, facendo aumentare notevolmente anche il costo di una ricarica. Inoltre, gli incentivi sono stati reintrodotti solamente pochi giorni fa, probabilmente ritardando per molti l’acquisto di una vettura elettrica. Anche se i paletti, legati al prezzo di listino (fino 35.000 euro) e al reddito ISEE (fino a 30.000 euro), rischiano di essere ulteriori freni alla diffusione delle vetture a zero emissioni.