Auto elettriche: in Austria possono andare più veloci in autostrada
Via libera anche a corsie preferenziali e parcheggi
Tra incentivi, sgravi fiscali e multe, il mondo dell’auto sta cercando la transizione verso l’elettrico. Aspettando di conoscere se davvero ci saranno dei bonus a livello europeo, ogni stato sta cercando di raggiungere l’obiettivo con diverse strade. L’Austria ha deciso di consentire una maggiore velocità in autostrada alle elettriche.
La decisione austriaca
Il Governo austriaco, infatti, percorre una via completamente diversa dagli altri stati europei, puntando su alcuni incentivi, non economici, ma legati all’utilizzo delle vetture elettriche. La decisione più rilevante è l’innalzamento del limite di velocità a 130 km/h in autostrada, rispetto al limite di 100 km/h per le altre vetture. Questo diverso trattamento è limitato alle aree ad alta densità di traffico e di emissioni, circa 440 chilometri di autostrada, denominate zone Ig-L.
Anche altri provvedimenti sono stati presi dai vertici austriaci, come la possibilità di circolare nelle corsie preferenziali, dedicate ad autobus e taxi, così come l’accesso gratuito alle zone di parcheggio. Quest’ultimo, tuttavia, è uno dei vantaggi disponibili anche in alcuni comuni italiani, con la sosta gratuita nelle strisce blu.
L’accordo con BAIC
Ma cosa ha portato l’Austria a questi provvedimenti? Non solo la volontà di ridurre le emissioni di CO2 del 35% nei prossimi cinque anni, per arrivare poi al carbon neutral del 2025, ma anche gli accordi commerciali con la casa cinese BAIC. Escludendo la Magna Steyr (però controllata dai canadesi), il paese alpino non ha un costruttore nazionale, ma il Governo ha stipulato un accordo appunto con il marchio cinese, per realizzare le vetture a zero emissioni in Austria. Di conseguenza, sono arrivate anche queste nuove leggi, per cercare di favorire il commercio di auto elettriche.
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Puro terrorismo per forzare il popolino di fare cose volute dalla politica ladra e truffaldino di Bruxelles. Sarebbe ora per una seconda rivoluzione popolare…