Auto esplosa a Napoli, è morto anche Fulvio Filace: lo studente 25enne non ce l’ha fatta

Fulvio Filace, il laureando di 25 anni rimasto gravemente ferito nell’esplosione dell’auto sperimentale sulla tangenziale di Napoli, è morto. Il giovane tirocinante è deceduto nella notte al Cardarelli, dopo un peggioramento improvviso delle sue condizioni.

Anche lui non ce l’ha fatta, seguendo lo stesso tragico destino della sua professoressa, ricercatrice dell’Istituto Motori del CNR, Maria Vittoria Prati, 66 anni, che era in macchina con lui al momento dell’incidente e che è morta lunedì sera, dopo tre giorni di agonia.

Il 70% di ustioni

I diversi interventi chirurgici ai quali è stato sottoposto il giovane nei giorni scorsi non sono bastati per preservare le funzioni vitali degli organi fortemente compromessi dalle gravi ustioni sul 70% del corpo. Ferite profonde e drammatiche che sin dai primi momenti hanno definito un quadro clinico disperato e che alla fine hanno impedito all’organismo di reagire.

Proseguono le indagini della procura

Nel frattempo la procura di Napoli continua il suo lavoro esaminando protocolli, carte e atti che definiscono la cooperazione tra l’Università Federico II e Cnr, provando a fare chiarezza, oltre che sulle cause dell’esplosione, anche sul fronte di possibile scadenze imminenti legati a investimenti pubblici, oltre che privati, sulla vettura “Life-Save”, un prototipo che valeva circa due milioni di euro, montando il kit brevettato “HySolarKit” per trasformare un auto in veicolo ibrido solare, e che è improvvisamente esploso provocando due morti.