Auto ibride: in Italia mercato in forte espansione ma serve chiarezza

Questa la situazione delle auto ibride in Italia secondo l’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School 

Auto ibride: in Italia mercato in forte espansione ma serve chiarezza

In Italia, il mercato delle auto ibride sta crescendo rapidamente, ma la varietà delle tecnologie disponibili e l’assenza di una classificazione chiara generano confusione tra clienti e operatori del settore. Lo evidenzia l’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School, che propone di definire criteri condivisi per distinguere le diverse tipologie di veicoli ibridi. Attualmente, il listino italiano comprende oltre 760 versioni ibride su 244 modelli di 48 marchi.

Questa la situazione delle auto ibride in Italia secondo l’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School

La maggior parte è composta da Mild Hybrid, seguiti da Plug-in, Full Hybrid e Range Extender. Spicca anche la crescita dei Middle Hybrid, una categoria intermedia sempre più rilevante. La ricerca evidenzia una forte disomogeneità nei criteri di classificazione delle auto ibride, con nove parametri diversi rilevati su tredici metodi analizzati. Il più citato riguarda la capacità del motore elettrico di muovere l’auto senza quello termico, un’informazione però assente nelle attuali procedure di omologazione europee.

Per aiutare i consumatori a orientarsi in un mercato sempre più complesso, l’Osservatorio Auto e Mobilità propone due metodi di classificazione applicabili a breve e medio termine. Nel breve periodo, suggerisce un indice oggettivo basato sul “grado di elettrificazione”, che considera la potenza del motore elettrico, quella del motore termico e la massa del veicolo: tutti dati già presenti nei documenti di omologazione. A medio termine, l’approccio proposto si concentra sul comportamento reale del veicolo, classificando gli ibridi in base alla percentuale di percorrenza in modalità elettrica nei cicli urbani.

“La nuova ricerca dell’Osservatorio Auto e Mobilità della LUISS, di cui UNRAE è Partner, evidenzia – dichiara Andrea Cardinali – il dinamismo dell’industria automobilistica e i suoi sforzi verso la decarbonizzazione”. Cardinali aggiunge: “UNRAE valuta positivamente le proposte dell’OAM, che favorirebbero maggiore chiarezza per i consumatori e una comparabilità a livello europeo”.

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