Berlino, attivisti bloccano la strada e i soccorsi arrivano in ritardo: ciclista muore dopo un incidente

La protesta "green" blocca un veicolo tecnico dei vigili del fuoco

Berlino, attivisti bloccano la strada e i soccorsi arrivano in ritardo: ciclista muore dopo un incidente

Le proteste degli attivisti che manifestano per il clima sono un fenomeno esteso in tutta Europa. Mentre nei giorni scorsi i manifestanti hanno creato diversi disagi alla circolazione a Roma, a causa di una serie di blocchi sul Grande Raccordo Anulare, simili proteste improvvisate hanno riguardato anche Berlino.

Qualche giorno fa la manifestazione svoltasi nella capitale della Germania non ha permesso ai mezzi di soccorso di arrivare in tempo per soccorrere una ciclista tedesca di 44 anni, vittima di un incidente stradale, apparsa subito in gravi condizioni e deceduta in ospedale nella serata di giovedì 3 novembre.

Il ritardo dell’arrivo del mezzo speciale per sollevare la betoniera

La donna rimasta coinvolta in un incidente con la sua bicicletta è rimasta schiacciata da una betoniera. Secondo quanto ricostruito dai vigili del fuoco, in una dinamica dei fatti tutta da accertare, il blocco stradale operato da alcuni attivisti per il clima avrebbe ritardato l’arrivo di un veicolo speciale dei pompieri che sarebbe servito a sollevare la betoniera. Tale ritardo, come riporta lo Ziet Online, ha costretto i soccorritori ad improvvisare, provocando una serie di ritardi nelle operazioni di soccorso. Tuttavia secondo la Suddeutsche Zeitung, altro quotidiano tedesco, l’ingorgo provocato dai manifestanti non avrebbe avuto un effetto diretto sulle cure, in quanto il medico è arrivato sul posto in tempi rapidi, anche se il veicolo rimasto bloccato avrebbe velocizzato le operazioni per liberare la donna incastrata sotto la betoniera.

Eventuale nesso di casualità da accertare

Con eventuali responsabilità ancora tutte da accertare, l’accaduto ha inevitabilmente fatto scoppiare le polemiche in Germania. Aspettando di capire se ci sia o meno il nesso di casualità tra il blocco e la morte della ciclista, le autorità berlinesi hanno messo sotto indagini due attivisti per il clima del gruppo Last Generation. Anche il governo tedesco è intervenuto in maniera netta, condannando “le proteste che vanno al di fuori della legge”. Concetto ribadito dal ministro della Giustizia tedesco che ha affermato: “Manifestare fa parte dello stato costituzionale democratico, ma anche un buon fine non giustifica i mezzi. Chiunque metta in pericolo la vita e il corpo di altre persone oltrepassa la linea della protesta accettabile”.

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