BMW, le M resteranno fedeli alla trazione posteriore
"L'integrale è troppo pesante"
La notizia è stata confermata dal capo di BMW M, Friedrich Nitschke: la divisione M di BMW continuerà a sviluppare modelli sportivi a trazione posteriore, invertendo la tendenza stabilita dalle concorrenti tedesche dello stesso segmento.
Sebbene i competitori come Audi RS e Mercedes AMG stiano pian piano offrendo sempre più modelli radicali con la trazione integrale, rispettivamente Quattro GmbH e 4Matic, abbandonando così quella posteriore, BMW M non prenderà la stessa strada per distinguersi dalle sue rivali di sempre.
Come mai questo aspetto tradizionalista? Friedrich Nitschke sostiene che l’installazione del sistema a quattro ruote motrici xDrive aggiunge 80-90 kg extra quando invece serve guadagnare peso sulle sportivee non averne in abbondanza. Inoltre il tedesco aggiunge che il differenziale BMW M consente la miglior configurazione nell’industria delle trazioni posteriori.
In un’intervista rilasciata ai nostri colleghi inglesi di Autocar a proposito del futuro delle trasmissioni manuali, Nitschke ha dichiarato che, finché ci sarà domanda da parte dei clienti, BMW offrirà il manuale alle sue M, anche se il doppia frizione rimane più semplice da sviluppare e meno costoso per la costruzione. Nell’intervista, il capo ha continuato dicendo che una versione M della nuova Serie 3 GT non è nel programma ma, come sempre, “dipenderà dalla domanda”.
Ha anche specificato che il passaggio dai motori aspirati a quelli turbo non è un cambio della filosofia M bensì un cambio a livello della tecnologia, e poi “la sovralimentazione consente di ridurre le emissioni di CO2.”
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