Bosch, 1.500 posti di lavoro a rischio in Germania nei prossimi due anni

L'azienda di componentistica sarebbe intenzionata a tagliare fino al 15% del personale

Bosch, 1.500 posti di lavoro a rischio in Germania nei prossimi due anni

Bosch, uno dei principali fornitori di componentistica delle Case automobilistiche, potrebbe essere la prossima azienda a pagare, in termini di occupazione, la transizione alla mobilità elettrica.

Secondo quanto riportato dal settimanale tedesco Automobilwoche che cita una fonte anonima, Bosch prevede, entro i prossimi due anni, il taglio di fino al 15% dei posti di lavoro nella divisione Ricerca & Sviluppo, nelle sedi di Stoccarda-Feuerbach e Schwieberdingen, nel Baden-Württemberg.

Le cause dei tagli al personale

Mentre un portavoce di Bosch parla di trattative già in corso con i sindacati per trovare “misure specifiche per ciascuna sede”, le motivazioni alla base del taglio del personale, che potrebbe arrivare fino a 1.500 lavoratori, sono legate al minor fabbisogno occupazionale previsto dalla transizione alla mobilità elettrica, che ha portato a un calo degli ordini, al quale si aggiungono le difficoltà causate dall’aumento dei costi di energia e materie prime, oltre che dall’inflazione.

Unità Bosch Building Technologies in vendita?

La ristrutturazione del Gruppo Bosch, stando a ciò che riportano alcuni media tedeschi, potrebbe portare anche alla vendita di alcuni business. Tra i rami aziendali indiziati a finire sul mercato c’è la divisione Bosch Building Technologies operativa del settore della sorveglianza e di rilevatori d’incendio degli edifici.

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