Bosch sospende le attività in Russia: le sue parti potrebbero essere state usate in veicoli militari
In Russia ha tre stabilimenti che danno lavoro a circa 3500 persone
Bosch ha annunciato nelle scorse ore di aver sospeso le sue attività in Russia in quanto è preoccupata che le sue componenti siano state utilizzate in veicoli militari usati per l’invasione russa in Ucraina.
All’interno di una dichiarazione rilasciata alla fine della settimana scorsa, il produttore tedesco ha dichiarato di aver interrotto le consegne di componenti per camion ai clienti presenti in tutta la Russia per indagare su come queste vengono impiegate.
Sarebbe state trovate delle componenti dell’azienda nei veicoli militari russi
Automotive News Europe sostiene che Bosch ha iniziato ad indagare dopo che il Ministro degli Esteri dell’Ucraina Dmytro Kuleba ha affermato che il paese ha trovato parti di Bosch nei veicoli militari russi.
Il fornitore automobilistico ha detto di non aver venduto direttamente nessuna di queste parti al produttore dei veicoli militari russi in questione, ma ha preso molto seriamente le dichiarazioni del ministro e perciò ha deciso di avviare un’indagine approfondita per scoprire maggiori dettagli.
Allo stesso tempo, il Ministero dell’Economia tedesco ha avviato un’indagine per verificare se Bosch abbia violato il divieto di esportazione di merci in Russia.
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