Buche a Roma: ridefinito e ripresentato l’emendamento sull’intervento dell’esercito
Il precedente testo è stato considerato inammissibile
Dopo l’inammissibilità dell’emendamento alla manovra, respinto dalla commissione bilancio del Senato, il Movimento 5 Stelle riformula il testo riguardante il ripristino delle strade di Roma e lo ripresenta, evidenziando lo stato di emergenza che prevede un intervento da parte del Genio dell’esercito italiano.
La modifica
Come citato, il precedente emendamento alla manovra, presentato in commissione bilancio del Senato, è stato rigettato dalla stessa poiché “inammissibile”, dato il non giustificabile impiego dell’esercito per ripristinate il manto stradale della Capitale, sebbene condizionato da ben 55.000 buche, da quanto accertato. Quindi un nuovo intervento sul documento, che adesso mette i rilievo un carattere emergenziale della misura, in base a quanto si apprende, richiede sempre l’azione del Genio dell’esercito per ripristinare la situazione.
In attesa di un nuovo esame e l’eventuale approvazione, l’emendamento ripresentato include uno stanziamento di 40 milioni di euro per tutto l’arco del 2019 e di 20 milioni per l’anno successivo finalizzati al “ripristino straordinario” del manto stradale destinato alla “grande viabilità da eseguirsi anche, nei casi emergenziali, con il ministero della Difesa”, considerando alcuni stralci del testo.
Nell’occasione, come riportato dai colleghi di Repubblica, è intervenuto il sindaco di Bari e presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), Antonio Decaro. Il rappresentante delle diverse realtà nazionali, alla testata romana non nasconde un certo disappunto. Pur riconoscendo le difficoltà di una città così grande e popolosa, nonché Capitale d’Italia e tra le realtà più note a livello mondiale, il primo cittadino del capoluogo pugliese pone in evidenza la situazione altrettanto drammatica di certe strade provinciali che, riprendendo l’espressione usata: “Sembrano campi di patate.” Aggiungendo che Roma stessa dispone di ulteriori fondi come quelli di Roma capitale. Inoltre lo stesso Genio militare necessita di risorse per gli interventi e, pur non entrando nel merito delle scelte goernative e dello stesso ministero della Difesa, evidenzia ancora che: “Queste risorse vanno assegnate in modo equo tra le città”, dato che in ognuna delle 8.000 realtà italiane rappresentate sono presenti problematiche e disagi, non solo nelle metropoli ma anche nei piccoli borghi, citando ad esempio Moncenisio. Solo 29 anime. Antonio Decaro, inoltre, cita situazioni di pre-dissesto, si sofferma sul taglio del fondo Imu-Tasi che riguarda tanti Comuni, ribadendo appunto come la distribuzione delle risorse debba avvenire in modo equo sulla questione.
Seguici qui