Buffon, autogol social per la foto al volante mentre viaggia a 155 km/h
"Non certo uno spot per la guida sicura"
Una pioggia di critiche dal mondo social si è riversata nelle ultime ore su Gigi Buffon.
L’ex portiere del Paris Saint-Germain, e per tanti anni della Juventus e della nazionale italiana, ha condiviso una sua foto mentre si trova al volante, accompagnata dalla didascalia: “L’unica regola del viaggio è non tornare come sei partito. Torna diverso”.
I dettagli “traditori”
L’ex numero uno bianconero però, prima di pubblicare la foto, non ha prestato la dovuto attenzione a tutta una serie di dettagli che non sono sfuggiti al popolo dei social. Come si vede dal tachimetro della vettura, nel momento immortalato dallo scatto, Buffon stava viaggiando a 155 km/h e, secondo diversi utenti che hanno commentato la foto, “senza cintura di sicurezza”. Guardando meglio la foto si tratta di un illusione ottica, in realtà Buffon indossa la cintura, col nastro della stessa che s’intravede a interrompere le strisce orizzontali della t-shirt.
🇮🇹 L’unica regola del viaggio è non tornare come sei partito. Torna diverso.
🇬🇧 Travel only has one rule don’t come back the same as you left. Come back different. pic.twitter.com/TnEsPgNty1— Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) 20 giugno 2019
Tra battute e sarcasmo anche sulle sigarette
A tanti non è sfuggito nemmeno il pacchetto di sigarette che si vede nel vano della portiera del lato guida. C’è chi ironizza commentando “Pacchetto Marlboro, senza cintura e 155 km/h… sempre di più idolo indiscusso” e chi parafrasando la frase di Buffon scrive “L’unica regola del viaggio è non dimenticare le sigarette”.
Chi prova a prendere le difese del portiere fa notare che “Almeno ha l’auricolare”, mentre un altro utente chiosa “Questo è un messaggio della Sicurezza Stradale su cosa NON fare alla guida”.
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Aldilà della velocità, la posizione di guida di Buffo, una mano sola al volante aggrovigliata all’interno della razza, dimostra che in caso di emergenza o imprevisto la sua reazione arriverebbe dopo il crash!
Un corso di guida sicura-sportiva gli servirebbe certamente.
Andrea de Adamich