Buongiardino (Federmotorizzazione): “L’implosione del mercato auto causata dalle scelte Ue”
"Si rischia l''effetto Cuba' con l'invecchiamento ulteriore del parco circolante"
Il settore italiano dell’auto chiuderà il 2024 con poco meno di 1,6 immatricolazioni in un anno, dato che, rileva Confcommercio Mobilità con Federmotorizzazione, conferma l’implosione del mercato, causata dalle scelte dell’Unione Europa.
Elettriche al palo
Guardando alle vetture elettriche, nel 2024 sono circa 65.000 le immatricolazioni in Italia (il 4% del mercato), in lieve calo rispetto al 2023, nonostante le incentivazioni alla domande. Elettriche che arrancano anche nelle gran parte degli altri Paesi europei nei quali la penetrazione di full electric è lontana dagli obiettivi. Una crisi del settore conclamata anche delle grosse difficoltà dei costruttori europei, alle prese con chiusure di stabilimenti, con prospettivi negative per PIL e occupazioni.
“L’UE ha generato il collasso della produzione auto europea”
Una situazione complicata che Simonpaolo Buongiardino, presidente di Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione, commenta così: “La sciagurata decisione assunta dalla Commissione Europea nel 2019 con l’imposizione della transizione verso l’elettrico del sistema automotive ed il divieto di vendita di vetture endotermiche nuove a partire dal 2035, senza tenere conto dello sviluppo tecnologico, del mercato e delle conseguenze sul settore, ha generato il collasso della produzione automobilistica europea. Poiché le auto elettriche costano almeno il 30% in più di quelle tradizionali, l’UE ha scavato un solco tra i cittadini ricchi e quelli meno abbienti, lasciando inoltre un enorme vantaggio competitivo alla Cina nel segmento delle vetture endotermiche economiche. La sostenibilità non può essere solo ambientale, ma, contemporaneamente sociale ed economica”.
“Decarbonizzazione anche attraverso biocarburanti e idrogeno”
“Occorre invertire la rotta – sottolinea Buongiardino – Confidiamo nell’Alleanza delle 36 regioni UE dell’Automotive – la Lombardia ne assume con il nuovo anno la presidenza – perché si avvii un percorso di dialogo comune e di revisione delle decisioni europee. Confcommercio Mobilità con Federmotorizzazione è stata da subito l’unica voce fortemente critica: la decarbonizzazione dev’essere raggiunta con un mix di soluzioni, in funzione delle modalità di utilizzo dell’auto, a cominciare dai biocarburanti, e, grazie allo sviluppo tecnologico, dall’idrogeno. Non sconfessando l’obiettivo, ma interpretandolo sotto il concetto di neutralità tecnologica, ovvero con la ricerca di ogni possibile modalità di trazione e di carburante, che ottenga lo scopo”.
“Concreto rischio ‘effetto Cuba’”
“Il rischio, altrimenti – prosegue Buongiardino – sarà quello di assistere al declino finale dell’economia automotive europea dando vita al cosiddetto ‘effetto Cuba‘, con l’invecchiamento ulteriore del parco circolante, che è già in atto. La Commissione dovrà inoltre anticipare la revisione del programma di elettrificazione del sistema Automotive per congelare le multe milionarie in previsione a carico delle Case automobilistiche dal 2025″.
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