BYD integrerà l’AI di DeepSeek per portare la guida autonoma sui propri veicoli

BYD fa salire a bordo DeepSeek. Il costruttore integrerà sulle sue vetture l’intelligenza artificiale della start-up cinese che sfida OpenAI e il suo modello ChatGPT, seguendo l’esempio di altri produttori del Paese del Dragone come Geely, Leapmotor e Great Wall Motors, e delineando così delle alleanze tra colossi cinesi per rafforzare le singole strategie di conquista di mercati esteri.

L’integrazione dell’intelligenza artificiale DeepSeek permetterà a BYD di migliorare le funzionalità di guida assistita, a partire dall’evoluzione dell’assistente vocale, e fornire così un’esperienza più personalizzata ai consumatori, avvicinando sempre di più le proprie vetture alla guida autonoma.

Guida autonoma per tutti, non solo sui veicolo più costosi

L’alleanza con DeepSeek sarà utile a BYD nell’agguerrita rivalità con Tesla, tanto in Cina quanto all’estero. L’integrazione del sistema di guida autonoma God’s Eye, arricchito dall’AI di DeepSeek, riguarderà almeno 21 modelli della gamma BYD, tra cui anche quelli economicamente più accessibile come nel caso della compatta Seagull che in Cina è venduta a un prezzo che parte da 69.800 yuan, equivalenti a meno di 9.300 euro.

L’intenzione di rendere disponibile le funzionalità di guida autonoma sulle vetture più accessibili e non solo su quelle più costose è sottolineata dalla parole di Wang Chuanfu, fondatore di BYD, che parlando di guida autonoma ha detto che “non è più una rarità lontana, è uno strumento necessario”, prevedendo che nel giro di pochi diventerà “indispensabile, come le cinture di sicurezza o gli airbag”.