Canada: la polizia arresta un uomo per l’esplosione nella fabbrica di Stellantis

La polizia canadese ha accusato un uomo di 33 anni di aver provocato un’esplosione avvenuta nello stabilimento Stellantis di Windsor, nell’Ontario (Canada), all’inizio di questo mese. Le autorità hanno emesso un mandato di perquisizione per la casa di James Harris.

Mentre l’indagine è ancora in corso, Harris è stato accusato di aver provocato gravi lesioni personali o morte e pesanti danni alla proprietà, ha confermato la Windsor Police Service. L’esplosione è avvenuta il 4 novembre alle 17:45 circa (in Italia alle 23:45 circa).

L’esplosione ha provocato uno stop temporaneo alla produzione nel sito canadese

Questo ha portato a uno stop temporaneo alla produzione di veicoli e ha costretto Stellantis ad evacuare lo stabilimento. La polizia ha trovato un ordigno fatto esplodere in un magazzino vuoto al secondo piano sul lato ovest del sito canadese.

LouAnn Gosselin, portavoce di Stellantis, ha detto in una nota: “Vogliamo ringraziare il dipartimento della polizia di Windsor e l’intera task force per la loro rapida risposta nell’investigare su questo incidente e per aver contribuito a garantire la sicurezza della nostra forza lavoro. Rimaniamo grati che nessuno sia stato ferito a causa di quest’azione deliberata”.

L’esplosione è avvenuta nel bel mezzo della tensione tra Stellantis e il sindacato canadese dei lavoratori automobilistici Unifor per le clausole della casa automobilistica secondo cui tutti i lavoratori delle sue fabbriche canadesi devono vaccinarsi contro il COVID-19 o potrebbero perdere il posto di lavoro.

Dave Cassidy, presidente del sindacato locale, ha dichiarato subito dopo l’esplosione: “Nelle ultime due settimane, ci sono stati alcuni incidenti in corso nell’impianto a causa delle ansie. So che negli ultimi tempi abbiamo ricevuto alcune brutte notizie, ma qualsiasi attacco nelle strutture non può e non sarà accettato e deve cessare”.