CEO Michael Lohscheller rilancia Polestar con nuovi modelli e una strategia contro Elon Musk

Il marchio svedese di auto elettriche Polestar, nato nel 2017 dalla collaborazione tra Volvo e la cinese Geely, sta cercando di rilanciarsi sul mercato dopo anni di risultati deludenti. L’azienda, guidata dal nuovo CEO Michael Lohscheller, ex dirigente Opel, mira a diventare un’alternativa valida per i consumatori delusi dalle controverse posizioni politiche di Elon Musk, figura di spicco nel mondo automobilistico grazie a Tesla.

Lohscheller ha criticato apertamente il sostegno di Musk al partito di estrema destra tedesco AfD, definendolo “pura arroganza”, e ha dichiarato di ricevere numerosi messaggi di persone che non tollerano le sue posizioni. Pur riconoscendo i successi di Tesla e il ruolo trasformativo di Musk nell’industria, Lohscheller intende sfruttare il malcontento generato dalle sue controverse opinioni per attirare nuovi clienti.

Per conquistare una fetta di mercato, Polestar punta forte su un SUV che si posizionerà nello stesso segmento della Porsche Macan, un modello chiave per attrarre clienti premium. L’azienda si concentrerà in particolare sui consumatori pronti a cambiare, inclusi ex clienti Tesla desiderosi di distanziarsi dall’impronta politica di Musk. Non sono specificati i prezzi, i motori e gli allestimenti dei nuovi modelli.

Il percorso di Polestar, tuttavia, non è privo di ostacoli. L’azienda sta bruciando circa 110 milioni di dollari al mese e si regge su ingenti prestiti bancari. Per invertire la rotta, sarà cruciale ridurre i costi, diversificare l’offerta con nuovi modelli e aumentare significativamente la propria quota di mercato. La strada verso il successo è tutt’altro che facile, ma Lohscheller sembra intenzionato a giocare d’anticipo, scommettendo su uno spostamento culturale oltre che tecnologico.