Chevrolet Bolt: la vettura prodotta dovrebbe mantenere lo stesso nome [FOTO]

Chevrolet Bolt – Il nome Bolt non sarebbe più in discussione. Dopo le voci di un possibile cambio, per evitare confusione con l’altra Chevrolet Volt, la berlina elettrica del marchio statunitense potrebbe conservare la sua denominazione, secondo un’ultima indiscrezione.

I colleghi di USA TODAY hanno riportato le dichiarazioni di Tim Mahoney, responsabile del marketing Chevrolet, relative proprio al nome della vettura. “La decisione è stata presa. Il nome non è cambiato”, è riportato sul sito della testata statunitense. Nonostante le voci sulla possibilità di modificarne il nome per la profonda assonanza con l’altra vettura del marchio, Bolt dunque sarebbe stato confermato. Il dirigente avrebbe anche riferito che la somiglianza dei nomi Bolt e Volt non sarebbe un fattore negativo bensì una opportunità, che consentirebbe una associazione immediata con il costruttore.

Secondo le ultime voci, il modello potrebbe entrare in produzione a Ottobre del 2016 nello stabilimento di Orion Township, in Michigan. Il prototipo dell’auto, mostrato lo scorso gennaio a Detroit, aveva già fornito un’idea sulle possibili forme.
La Chevrolet Bolt potrebbe essere sviluppata utilizzando materiali particolari come il magnesio e la fibra di carbonio, e si ipotizza che possa sfruttare la sofisticata architettura G2XX, un concetto più evoluto rispetto alla Gamma II impiegata per altre vetture Chevrolet. L’auto dovrebbe essere dotata di raffinata tecnologia, che caratterizzerebbe non solo l’alimentazione ma anche la vita di bordo. L’abitacolo, che dovrebbe comprendere quattro posti, potrebbe vedere protagonista un sistema di infotainment gestibile da un ampio display da 10 pollici. Si ipotizza, inoltre che l’automobilista possa scegliere la modalità di guida ottimale alle sue necessità, durante i vari percorsi. Il pacco batterie sviluppato per il modello potrebbe avere dimensioni contenute ed essere alloggiato sotto il pavimento. Si stima possa garantire all’auto un’autonomia poco superiore ai 320 km.