Chris Raschke muore a 60 anni a 450 km/h durante il tentativo di record di velocità [VIDEO]
Il tragico incidente alle Bonneville Salt Flats a bordo del veicolo-razzo Speed Demon III
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Chris Raschke, pilota americano di origini tedesche noto per le sue imprese motoristiche estreme, è morto a 60 anni in un tragico incidente avvenuto nel corso di un tentativo di record di velocità su terra per un veicolo con motore a combustione.
Raschke ha perso la vita in seguito all’incidente avvenuto a 450 km/h, mentre era alla guida dello “Speed Demon III“, un particolare veicolo a forma di razzo, nella vasta pianura di sale delle Bonneville Salt Flats, nello Utah, location nota per questo tipo di imprese.
Lo schianto a più di 450 km/h dopo quattro chilometri dal via
Reschke, pilota con oltre 40 anni di esperienza negli sport motoristici e già detentore del record mondiale per veicoli a ruote motrici con motore a pistoni, con una velocità di 739,87 km/h, puntava a spingersi ancora oltre, con l’obiettivo di superare gli 800 km/h. Durante il tentativo a bordo dello Speed Demon III, il pilota americano ha perso il controllo mentre viaggiava a circa 457 km/h, dopo aver percorso appena quattro chilometri dalla partenza. Il mezzo si è alzato in aria, si è schiantato sul terreno ed è esploso.
American racer #ChrisRaschke died at a speed of over 450 km/h on the #BonnevilleSaltFlats salt flats.
The 60-year-old racer was attempting to set a speed record, reaching 457 km/h, after which he lost control of his land speed vehicle, traveling approximately 3.6 km. Medical… pic.twitter.com/u0nRbCPoNO
— Medan (@sumnjam) August 5, 2025
Ferite letali per il pilota americano
Per Raschke non c’è stato nulla da fare, troppo gravi le ferite riportate, nonostante l’immediato intervento dei soccorritori, come reso noto in un comunicato della Souther California Timing Association, organizzatrice della Speed Week, manifestazione durante la quale è avvenuto il drammatico incidente. Ancora incerte le cause che hanno provocato lo schianto, tra le ipotesi al vaglio di chi indaga ci sono possibili guasti meccanici, l’errore umano e le condizioni metereologiche.
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