Citroen: nacque 147 anni fa il fondatore del marchio André Citroen

Realizzò il suo sogno di costruire auto per tutti

Citroen: nacque 147 anni fa il fondatore del marchio André Citroen

André Citroen nacque 147 anni fa, il 5 febbraio 1878 a Parigi. Diventò il fondatore del marchio del Double Chevron, nel 1919, con l’arrivo della prima Type A 10 HP. Un’auto alla portata di molti, a differenza delle altre vetture dell’epoca destinate solo ai più facoltosi. Ancora oggi, la casa è una delle più importanti a livello mondiale.

Prima l’acquisto della Mors

André fu l’ultimo di cinque figli e decise di non seguire le orme del padre, commerciante di pietre preziose. Lui era catalizzato dalla tecnologia. Prima ancora di aver conseguito la laurea in ingegneria all’École polytechnique di Parigi, aveva già in tasca il brevetto di un nuovo sistema di ingranaggi a cuspide che sarebbe stato il suo primo prodotto industriale. Si dedicò anche alla produzione di acciaio a taglio rapido, prima di prendere la direzione dell’azienda automobilistica dei fratelli Mors nel 1908, specializzata in auto di lusso e da competizione.

Citroen: nacque 147 anni fa il fondatore del marchio André Citroen

Tuttavia, il giovane Citroen sognava automobili per tutti e prodotte su grande scala, però scoppiò la Grande Guerra e interruppe bruscamente ogni progetto. Tuttavia, i sogni restarono intatti e, alla fine del conflitto, aprì una nuova fabbrica di automobili, da cui uscì la prima Type A 10 HP. Appunto, un’auto alla portata di molti. Così nacque l’azienda Citroen, con gli stabilimenti lungo la Senna, grazie ad un terreno acquistato da André durante la guerra, producendo le munizioni.

L’importanza delle donne

Le donne ebbero un’importanza chiave. Mentre gli uomini erano chiamati al fronte, erano le donne a costruire le munizioni. E poi diventarono fondamentali anche nella produzione delle vetture. All’interno delle fabbriche, infatti, erano presenti cooperative di consumo, cinematografo, asili nido, ambulatori medici (incluso lo studio del ginecologo) e di spazi ricreativi condivisi, come le mense con menù identico per operai, impiegati, quadri e dirigenti. Quando nel 1920, a produzione avviata, l’organico della fabbrica crebbe in maniera significativa, le donne rappresentarono oltre il 50% dei dipendenti del Double Chevron. Con oltre 4.000 spogliatoi individuali disponibili.

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