Citroen: nell’anno del centenario scatta la sfida per il centesimo successo nel WRC

Una lunga sequela di imprese sportive

Dalla mitica “Crociera Gialla” all'ultima C3 WRC

Una storia di competizioni, di confronti con il cronometro e di innovazioni seguendo dei sogni. Nei cento anni del marchio Citroën sono comprese anche tante vicende legate allo sport e alla voglia di esplorare.

Una sfida continua

Dopo la nascita nel 1919, la ricerca e i risultati innovati firmati dai tecnici del Doppio Chevron hanno permesso di esplorare o raggiungere traguardi nel mondo, seguendo la vita tracciata da André-Gustave Citroën. Nel riassumere diverse tappe rappresentative, si parte dalla leggendaria “Crociera Gialla” del 1931, ovvero la lunghissima tratta di 12.115 km percorsa da due gruppi di autocingolati C4 e C6 lungo la rinomata Via della Seta, fino a Pechino. Un percorso ultimato tra il 4 aprile di quell’anno e il 12 febbraio del 1932. Una dimostrazione di affidabilità divenuta celebre nel periodo.
Proseguendo più avanti, già nel 1933 i primati conquistati a Monthléry a bordo di una Citroën Rosalie e poi ancora la consistenza di marcia della Rosalie 8 CV a quattro cilindri, che consentì con una media oraria di 93 km/h di ricoprire in 134 giorni ben 300.000 chilometri, rafforzarono ancora l’immagine del marchio.
Un’altra vettura protagonista è stata la storica Citroën DS. Assieme alla linea avveniristica e distinguibile dimostrò anche un incisivo carattere agonistico, considerando la prestigiosa vittoria al Rally di Montecarlo del 1959, seguita sino al 1974 da altre affermazioni. Un’affinità con i tracciati sterrati e l’avventura che trovò conferma a distanza di anni, precisamente nella prima parte degli anni ’70, nei raid compiuti a bordo di diverse storiche 2CV. Ad esempio la Parigi–Kabul–Parigi del 1970, la Parigi–Persepolis–Parigi del 1971 e l’altrettanto impegnativo Raid Africa del 1973, correndo da Abidjan a Tunisi.

Il periodo più recente ancora tra raid, pista e rally

Le grandi corse del passato furono una specie di preludio per altre avvincenti sfide nell’ultima fase dello scorso secolo. Nel 1989 la divisione Citroën Sport iniziò a sviluppare un progetto per affrontare la Parigi-Dakar e la prima affermazione arrivò subito con Ari Vatanen nel 1991, al debutto. Un successo ribadito poi da Pierre Lartigue nel 1994, 1995 e 1996 con le ZX Grand Raid protagoniste nell’arco di 42 prove e ben 36 successi. Nel palmares cinque coppe del mondo FIA di rally raid costruttori e piloti, di cui quattro per Pierre Lartigue dal 1993 al 1996 e una nel ’97 per Ari Vatanen.
A breve distanza di anni, invece, la Xsara Kit-Car a trazione anteriore, schierata contro altre vetture a trazione integrale, dimostrò il potenziale di Citroën nei rally classici, in particolare proprio nel Mondiale. Noti i successi firmati da Philippe Bugalski e Jean-Paul Chiaroni alle tappe in Catalogna e Corsica. E sempre una Xsara, ma stavolta una versione WRC, nel 2001 consolidò il rapporto con la serie Mondiale imponendosi subito al Tour de Corse nel primo anno di partecipazione con Jesus Puras, quindi nella prima stagione completa del 2003, consentendo la conquista del titolo costruttori. In attività la prima WRC del marchio si è imposta ben 32 volte tra 2004 e 2005, con due iridi nel versante costruttori. Successi tutti firmati da Sébastien Loeb affiancato da Daniel Elena.
La storia proseguì anche nel 2007 con tre nuovi titoli mondiali tra 2008 e 2010, collegati a ben 36 successi, comprese anche le affermazioni di Sébastien Ogier e Julien Ingrassia in Portogallo e Giappone nel 2010. Nonostante il cambio regolamentare con le nuove WRC 1600 turbo e il debutto della DS3 WRC, giunsero altri allori nel 2011 e 2012, frutto di altri 26 trionfi.
La parentesi rallistica si è chiusa temporaneamente dal 2014 al 2016, per poi essere riaperta nel 2017 con lo sviluppo di una C3 WRC per affrontare nuove sfide mondiali. Nel mezzo appunto i confronti e i titoli nel WTCC firmati da José-Maria Lopez sulla C-Elysée. Ora un altro impegno nel WRC proprio nel corso del centenario, aspirando a uno storico successo di tappa numero cento.

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