Codice della Strada, multa per il passaggio col rosso: la brevità del giallo non la evita

La poca durata del giallo al semaforo non costituisce un alibi valido che per far si che si possa evitare la multa quando si passa mentre il semaforo diventa rosso.

A stabilirlo è una sentenza della Cassazione che permette così di fare chiarezza una volta per tutte sulla questione. I giudici della suprema corte hanno rigettato il ricorso di una signora emiliana che giustificava la sua condotta, ovvero di essere passata col rosso, perché la durata del giallo del semaforo era stata troppo breve per consentirle di fermare il veicolo in sicurezza prima della linea di arresto, non potendo così evitare di passare col rosso.

La sentenza 567/19 della Cassazione, premettendo che in corrispondenza della luce gialla “il conducente è tenuto a rallentare e a predisporre il veicolo all’arresto”, ribadisce e conferma quanto aveva già stabilito il Tribunale di Bologna, ovvero che “il Codice della Strada non dispone nulla circa una durata determinata per la proiezione delle segnalazioni semaforiche luminose”.

L’assenza di un indicazione precisa sulla durata del giallo nelle normative del Codice della Strada non consente di poter accogliere ricorsi come quello della signora. Sulla base di questa sentenza della Cassazione è facile immaginare che d’ora in avanti saranno rigettati tutti i ricorsi contro sanzioni che fanno leva sulla brevità della durata del giallo del semaforo.