Come Volvo sta cambiando la sua mobilità: addio ai motori a combustione, benvenuti i veicoli elettrici e le batterie ultra-veloci
Già nel 2022, Volvo aveva interrotto lo sviluppo di nuovi motori a combustione
L’era del diesel è finita per Volvo. La casa automobilistica svedese ha realizzato la sua ultima vettura a gasolio nella sua fabbrica di Gand, in Belgio. Si tratta di una Volvo V60 Cross Country, che segna la fine di una lunga storia di motori diesel. Volvo ha infatti deciso di puntare tutto sull’elettrificazione, con l’obiettivo di diventare un marchio esclusivamente elettrico entro il 2030.
Già nel 2022, Volvo aveva interrotto lo sviluppo di nuovi motori a combustione e venduto la sua quota in Aurobay, la società che gestiva le sue ultime attività legate ai motori endotermici. Con questo passo, Volvo vuole accelerare la sua transizione verso una mobilità più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Volvo offre già ai suoi clienti una gamma di modelli ibridi o totalmente elettrici, tra cui spicca la nuova EX30, il suo primo SUV compatto a zero emissioni e sta inoltre investendo in ricerca e innovazione, con l’obiettivo di creare nuove soluzioni tecnologiche per le batterie e per i sistemi di guida dei suoi veicoli.
Tra queste, possiamo citare il nuovo Centro di innovazione della mobilità, che si occupa di studiare soluzioni per la mobilità del futuro, e la partnership con Storedot, una società israeliana che produce batterie ultra-veloci per i veicoli elettrici. Inoltre, Volvo ha ottenuto un prestito di 420 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti (EIB), che le consentirà di finanziare diversi progetti legati all’elettrificazione, come la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, il miglioramento del software e l’adozione di processi produttivi avanzati, dedicati esclusivamente ai veicoli elettrici.
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