Covid, Lombardia verso la zona arancione

In attesa del pronunciamento della Cabina di regia che deciderà la nuova classificazione dei colori delle Regioni, con buona parte del Paese che dovrebbe colorarsi d’arancione, anche la Lombardia, a meno di clamorose soprese dell’ultima ora, è destinata a passare in zona arancione, abbandonando la zona rossa dopo settimane.

Fontana: “Numeri in miglioramento”

Aspettando la decisione del ministero della Salute e del Comitato tecnico-scientifico, già nei giorni scorsi il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha sottolineato il miglioramento della situazione relativa alla diffusione del contagio da Covid e alla pressione sugli ospedali: “I numeri della nostra regione stanno migliorando e, se continuerà così, spero che venerdì potremo chiedere di tornare arancioni. Non posso dare la certezza, ma da questo osservatorio la situazione dal punto di vista epidemiologico sta migliorando, sta rallentando, i numeri sono positivi”.

Si spera nelle riaperture a fine aprile

Stando ai dati più recenti, diffusi il 6 aprile, il rapporto tra contagi e tamponi effettuati in Lombardia è tendenzialmente stabile attorno all’8% con una diminuzione dei ricoveri negli ospedali. Fontana auspica che il passaggio alla zona arancione possa essere il primo passo verso una serie di riaperture, a partire da fine aprile, considerate uno step fondamentale per tornare “alla normalità”, condizione che potrebbe assumere maggiore concretezza verso la fine di giugno, sostiene il governatore, “se arriveranno i vaccini”. 

Rt e incidenza in calo

Le ultime rilevazioni sui dati della Lombardia fanno registrare un Rt in calo così come l’incidenza dei casi, entrambi in linea con il trend in regressione dell’ultima settimana a livello nazionale. Già nel monitoraggio di venerdì 2 aprile l’indice Rt della Lombardia, pari a 0,89, era da zona gialla, che però i decreti anti-Covid non prevedono fino al 30 aprile colorando l’Italia solo di rosso e arancione. Oltre all’Rt in calo, anche l’incidenza settimanale, con 183 casi ogni 100.000 abitanti, al di sotto della soglia dei 250 casi che fa scattare automaticamente la zona rossa, spinge la Lombardia verso la zona arancione.