Crisi dell’auto: per gli italiani la colpa è dei prezzi troppo alti e delle regole UE

Ecco cosa pensano gli italiani della crisi dell'auto in Europa

Crisi dell’auto: per gli italiani la colpa è dei prezzi troppo alti e delle regole UE

Secondo un sondaggio condotto da Ipsos per il think tank AgitaLab, gli italiani vedono nella crisi profonda del settore automobilistico europeo due possibili sviluppi principali: il 45% auspica una revisione delle normative imposte dall’Unione Europea, mentre il 44% teme la chiusura di stabilimenti con conseguente perdita di posti di lavoro. La crisi dell’auto nel continente è ormai al centro dell’attenzione mediatica da settimane. Settore chiave che contribuisce all’8% del PIL europeo e coinvolge quasi 13 milioni di lavoratori, sia direttamente che indirettamente, si trova ora sotto pressione.

Ecco cosa pensano gli italiani della crisi dell’auto in Europa

Un sondaggio sulla crisi dell’auto evidenzia che il 53% degli intervistati attribuisce ciò all’aumento dei prezzi delle auto da parte dei produttori, mentre il 41% ritiene che i marchi cinesi stiano conquistando terreno grazie a modelli più competitivi in termini di prezzo e qualità. Il 30% degli intervistati punta invece il dito contro le normative europee, accusandole di impedire alle case automobilistiche di rispondere alle reali richieste dei consumatori.

Per evitare una crisi occupazionale, il 33% spera in interventi governativi con incentivi per le auto elettriche, sebbene solo il 10% creda in una forte crescita della domanda di questi veicoli nei prossimi anni. Tra i principali ostacoli all’acquisto di auto elettriche, il 50% segnala i costi elevati rispetto a modelli benzina o ibridi, il 30% lamenta l’autonomia limitata per viaggi extraurbani, mentre il 27% critica i lunghi tempi di ricarica. Inoltre, il 25% degli intervistati cita la sfiducia verso una tecnologia ancora in evoluzione e la scarsa disponibilità di stazioni di ricarica. Infine, solo il 16% attribuisce le basse vendite a una mancanza di interesse da parte dei consumatori.

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