Dacia, Denis Le Vot: ‘Nurnberger ha lasciato l’azienda per ragioni personali’

Denis Le Vot, CEO di Dacia, ha reso omaggio all’ex capo design Miles Nurnberger che ha deciso di lasciare la casa automobilistica rumena qualche settimana fa a distanza di meno di un anno dal suo arrivo.

Nel corso di un’intervista con Autocar, Le Vot si è detto dispiaciuto che Nurnberger se ne sia andato. Era un bravo ragazzo e ha deciso di lasciare l’incarico per motivi personali.

Nurnberger è arrivato da Aston Martin, prendendo il posto di Alejandro Mesonero-Romanos

L’ex designer di Dacia è arrivato direttamente da Aston Martin per sostituire Alejandro Mesonero-Romanos, che adesso occupa la stessa posizione all’interno di Alfa Romeo. Ora, il ruolo di capo design del brand rumeno è ricoperto da David Durand, vicepresidente del reparto design.

“È stato deludente perdere prima Alejandro e ora Miles così rapidamente, ma i cambiamenti sono fuori dal nostro controllo e David è un leader eccezionale. Sono cose che capitano. Se rifletto, penso che ora è forse il momento migliore. Il lavoro di progettazione del prossimo Duster e Bigster è terminato al 99%, le modifiche all’immagine del nostro marchio sono terminate e abbiamo alcune idee interessanti in cantiere che sono state sviluppate o che sono in fase di sviluppo”, ha dichiarato L’EVot.

Laurens van den Acker, EVP design del Gruppo Renault, ha invece detto: “Non vedo l’ora di lavorare con David per affrontare le sfide della mobilità di domani. La sua creatività, esperienza e senso dell’innovazione sono ampiamente riconosciuti, sia all’interno del nostro management che nell’industria automobilistica. Vorrei anche ringraziare Miles per il suo contributo e per il lavoro con i team”.

In precedenza, Miles Nurnberger ha spiegato che sarebbero passati anni prima che un’auto di serie da lui disegnata arrivasse nelle concessionarie del marchio del Gruppo Renault. Non è al momento del tutto chiaro il motivo esatto per cui Nurnberger abbia deciso di lasciare Dacia e inoltre il marchio non ha dato un’idea del suo impatto negli ultimi nove mesi. Infine, non c’è per ora alcun suggerimento verso quale brand automobilistico è diretto.