Dakar, Peugeot: parola ai protagonisti del “Dream Team” [SPECIALE DAKAR]

Peterhansel, Sainz, Loeb e Despres sulle 4 3008 DKR Maxi

A poche ore dalla partenza di Lima, in Perù, ecco le parole dei quattro piloti dell'ormai noto "Dream Team".
Dakar, Peugeot: parola ai protagonisti del “Dream Team” [SPECIALE DAKAR]

La 40esima edizione della Dakar, per il Team Peugeot Total, sarà l’ultima, ma l’obiettivo non cambia in quanto è sempre indirizzato verso il trionfo, che rappresenterebbe il terzo consecutivo nell’era sudamericana. La Dakar 2018 scatterà domani 6 gennaio a Lima, in Perù, per un totale di oltre 9.000 chilometri scaglionati nelle 14 prove speciali fino all’arrivo, previsto il 20 gennaio a Còrdoba, in Argentina.

Peugeot Sport schiererà 4 3008 DKR Maxi, versione aggiornata della 3008 DKR che ha debuttato al Silk Way Rally nel luglio 2017 con Sèbastien Loeb. Quest’ultimo, insieme a Stéphane Peterhansel (vincitore nel 2017), Carlos Sainz e Cyril Despres, comporrà l’ormai noto Dream Team. La vettura è stata rivista nelle dimensioni con 4.312 mm di lunghezza e 2.400 mm di larghezza. Novità anche per quanto concerne le sospensioni per aumentare la stabilità e migliorare la dinamica del veicolo. Sarà equipaggiata con un serbatoio dalla capacità di 400 litri, mentre sotto il cofano è stato confermato il 3.0 biturbo V6 da 340 CV e 800 Nm di coppia con trazione anteriore, abbinato a un cambio sequenziale a 6 rapporti.

Bruno Famin, Direttore di Peugeot Sport: “Detentori degli ultimi due titoli, tra cui la tripletta del 2017, il nostro obiettivo può essere solo quello di conquistare questa Dakar 2018! Ma la corsa è ben lungi dall’essere già vinta! Questa Dakar 2018 si preannuncia una corsa appassionante ma lunghissima, in cui non mancheranno le difficoltà. Il percorso è più lungo dell’anno scorso e anche molto più difficile con lunghe tappe sulla sabbia, sin dalla partenza, durante le quali possono crearsi già grandi distacchi tra i concorrenti. La tappa maratona di 1.000 km costituirà un grosso tratto e l’Argentina non sarà certo più facile! Se aggiungiamo una concorrenza che ha lavorato sodo e grosse modifiche ai regolamenti, non c’è dubbio che la corsa sarà estremamente complicata. Puntare alla vittoria in un simile contesto è già un obiettivo ambizioso! Per questo, oltre alle qualità della PEUGEOT 3008 DKR Maxi, il nostro punto di forza è poter contare su quattro equipaggi in grado di lottare per la vittoria”.

Stéphane Peterhansel: “Penso che quest’edizione sarà una prova difficile. Il suo percorso fa riferimento alle origini africane della Dakar con molti tratti nel deserto, dune e forse alcune sorprese nelle lunghe speciali. La corsa si annuncia apertissima e forse chi si imporrà non sarà il pilota più veloce. All’inizio di questo progetto, mi ero prefisso l’obiettivo permettere a PEUGEOT di ritornare a vincere la Dakar. Ci sono riuscito e, da parte mia, sento meno la pressione degli anni precedenti ma ho comunque una gran voglia di vincere quest’ultima Dakar con la Casa del Leone! La vettura è ancora più prestazionale dell’anno scorso. E’ più larga e più facile da controllare in curva, e dovrebbe permetterci di guidare ancora meglio tra le dune. Siamo tutti contenti di quest’evoluzione che abbiamo già testato in più di 5.000 km di prove, l’equivalente delle sezioni cronometrate di una Dakar”.

Carlos Sainz: “Mi sento pronto ad affrontare questa Dakar. Mi sono preparato come al solito, intensificando la mia preparazione fisica a ridosso del rally. E’ la nostra ultima Dakar per PEUGEOT e ho l’intenzione di vincere. La squadra ha lavorato molto per sviluppare questa nuova PEUGEOT 3008DKR Maxi che ha compiuto un passo avanti. Penso che, di tutte le Dakar disputate in Sud America, quest’edizione sia quella in cui percorreremo più chilometri fra le dune. La navigazione sarà difficile, con molti tratti in fuoripista. Cominciare subito con tanta sabbia renderà questa Dakar molto interessante. In queste condizioni, le caratteristiche della PEUGEOT 3008DKR Maxi dovrebbero aiutarci. Detto questo, gli sviluppi del regolamento tecnico non sono favorevoli a noi. Dovremmo fare i conti con questo fatto”.

Sébastien Loeb: “Per me, la vittoria sarà quest’anno o mai più. E’ la mia ultima occasione di vincere questa gara. L’anno scorso abbiamo visto che eravamo in grado di vincere. Daniel aveva fatto un buon lavoro a livello di navigazione. E’ una fonte di motivazione. Sappiamo che possiamo farcela e parto con l’obiettivo di vincere, è sicuro. Detto questo, ci sono molti parametri che entrano in gioco nella Dakar… E’ lunga e basta un attimo per perdere tutto per un’inezia, soprattutto con il ritorno delle grandi dune. E’ positivo per lo sport, per l’immagine che il pubblico può farsi del rally-raid. In compenso, è un tipo di terreno in cui non ho un’enorme esperienza. Ovviamente, il percorso non gioca a mio favore. Per quanto riguarda la vettura, è più stabile, più piacevole da guidare, meglio ammortizzata. Ci dà più fiducia e quindi possiamo attaccare di più”.

Cyril Despres: “Sono già concentrato sul percorso e la difficoltà delle tappe. Le prime speciali, in Perù, si svolgeranno nella sabbia. Non siamo abituati a passare così tanto tempo fra le dune, ma sono abbastanza sereno perché la nostra vettura è a suo agio nel superamento delle dune. Farà molto caldo all’inizio e poi, molto in fretta, dovremo affrontare delle speciali su strade più strette in montagna ad alta quota. E ci saranno anche delle speciali, come Belen e Fiambala, che affrontiamo tutti con un po’ di paura. C’è l’altitudine, la sabbia soffice, waypoint mai facili da trovare, che rendono molto complicata la navigazione.  Questa Dakar sarà un mix molto difficile!”

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