Decreto Autovelox, ecco che cosa cambierebbe

Più chiarezza e garanzie su dove finiscono i soldi

Autovelox e tutor sono strumenti ideati per incentivare una guida più prudente e, nel caso la multa venisse necessariamente emessa, portare i soldi della stessa verso il miglioramento del settore viabilità o della strada in questione. In passato questo sistema, però, non è mai stato completamente trasparente, ma il nuovo decreto legge potrebbe fare finalmente un po' di luce
Decreto Autovelox, ecco che cosa cambierebbe

Può una legge o un atto deciso nel 2010 arrivare al momento della verità solamente dopo quattro anni? Evidentemente sì, ma mai come in questo caso vale il proverbio “meglio tardi che mai”. Infatti verrà presto discusso il decreto legge con il quale il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme al Ministero dell’Interno, desidera rendere più chiara la suddivisione dei proventi economici derivati dalle contravvenzioni per il superamento dei limiti di velocità. Per dirla in parole più semplici, decidere con maggiore chiarezza a chi vanno i soldi delle multe comminate da autovelox e tutor.

Si tratta di una decisione molto attesa, dato che potrebbe non solo dare maggior chiarezza su un argomento molto delicato, ma potrebbe anche levare una sorta di “arma” a chi in passato si è ritrovato a gestire questi due strumenti, teoricamente ideati per incentivare una guida più prudente, e che invece sono a volte serviti solo per aumentare il gettito monetario nei confronti di specifici enti. Innanzitutto la metà esatta della contravvenzione sarà riservata al proprietario della strada sulla quale la contravvenzione è stata rilevata, quindi province, regioni o Stato. Inoltre i Comuni di competenza avranno l’obbligo di rendicontare le loro entrate entro il 31 maggio dell’anno successivo a quello di riferimento attraverso un apposito portale telematico. Un modo per spazzare via qualsiasi dubbio sulla gestione di questi mezzi.

Nonostante non sia proprio un argomento piacevole per noi automobilisti (sempre di multe e di soldi che escono si tratta), ci sono comunque altre buone notizie. Prima di tutto ai Comuni non sarà più permesso aggiungere alle multe le spese di assistenza legale e di recupero del credito. Inoltre le macchine autovelox, che dovranno essere revisionate e verificate con cadenza almeno annuale, dovranno essere segnalate anche da un apposito cartello colorato posto immediatamente sopra la macchina stessa. Ultima novità anche per i tutor: è stato finalmente chiarito che, in caso di contestazione di una contravvenzione, il ricorso dovrebbe essere presentato presso il comune di competenza del secondo apparecchio tutor che ha rilevato la velocità di percorrenza.

Ricordiamo, comunque, che al momento questo decreto legge è ancora in fase di discussione, per cui fino ad una conferma ufficiale da parte dell’amministrazione nazionale, le regole di cui abbiamo appena discusso non hanno ancora valenza legale.

Foto: Comune di Bra via Flickr

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