Distributori di benzina: oltre 1200 operazioni irregolari

I dati 2014 forniscono un quadro allarmante, con imbrogli nella fornitura e carburanti inquinanti

Secondo la Guardia di Finanza, nel 2014 sono state eseguite oltre 1200 operazioni irregolari da parte della rete dei distributori di benzina. Per la Fegica però, i dati non sono totalmente veritieri, denunciando irregolarità amministrative nella gestione degli impianti. Per difendersi, i consumatori devono effettuare benzina con molta attenzione
Distributori di benzina: oltre 1200 operazioni irregolari

Oltre il 75% delle operazioni effettuate presso i distributori di benzina risultano essere irregolari. Il dato fa riferimento sopratutto alla minor quantità di carburante erogata rispetto a quella che normalmente appare sulla colonnina. Sono 1618 i controlli effettuati nel 2014 dalla Guardia di Finanza e di questi 1224 riportano un’irregolarità.

Secondo il segretario nazionale Cisl della Fegica (Federazione italiana gestori carburanti) i numeri denunciati dai finanzieri, per quanto possano sembrare sconcertanti, non rispecchiano però la reale situazione.  “Se qualcuno sbaglia, è giusto che paghi ma questi dati vanno letti con attenzione – ha precisato Alessandro Zavalloni – Ci sono irregolarità amministrative nella struttura degli impianti, e di ciò è responsabile la legislazione stratificata, che non semplifica la questione. Per esempio, il gestore di un distributore è responsabile del funzionamento dell’erogatore, ma questo strumento è di proprietà delle compagnie proprietarie dell’impianto. La contraddizione più evidente è che il gestore non può effettuarne la manutenzione, ma deve pagare se l’erogatore funziona male”.

Un altro problema, ha continuato a spiegare Zavalloni, riguarda inoltre i carburanti inquinanti, riferendosi alle cisterne a ai serbatoi, spesso sporchi, che richiedono un costo elevato per la loro pulizia, con la conseguenza poi che fango e detriti vanno a finire nei motori delle automobili dei consumatori. “Purtroppo è impossibile conoscere la qualità dei carburanti: l’unico parametro che ha il consumatore per poter scegliere è il prezzo, invece servirebbero delle etichette di qualità. I veri truffatori sono meno del 10 per cento, e sono sparsi ovunque, da nord a sud”.

Per difendersi da questi truffatori dunque, agli automobilisti non resta che rimanere costantemente vigili durante le operazioni di rifornimento, controllando inoltre la corretta corrispondenza dei prezzi esposti all’ingresso del distributore con quelli che appaiono sul display della colonnina. Questo il consiglio di Biagio Giardina, capo ufficio operazioni del comando della Guardia di Finanza di Palermo. Se per esempio vi accorgete che viene erogata una maggiore quantità di benzina rispetto a quanto possa sopportarne il vostro serbatoio, ci si trova davanti a una palese irregolarità. “Gli automobilisti – prosegue Giardina – non devono mai rifornirsi fuori dai circuiti ufficiali della rete stradale, pagando la benzina a distributori ‘improvvisati’, che possono aumentare il rischio della miscelazione dei prodotti petroliferi con altri prodotti di scarsa qualità, che alterano il funzionamento del motore e inquinano l’ambiente”.

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