Donna incinta al volante: come indossare la cintura, norme ed esenzioni

Davvero le donne in gravidanza non devono indossare la cintura?

Guidare in gravidanza non è per nulla vietato e lo si può fare tranquillamente. Dal momento però che la gravidanza è un periodo delicato, prima di mettersi alla guida è bene sapere alcune cose
Donna incinta al volante: come indossare la cintura, norme ed esenzioni

La gravidanza è un periodo particolare e delicato nella vita di una donna. A differenza però di quello che molti pensano, una donna incinta può continuare a svolgere senza problemi molte delle sue attività quotidiane, compreso guidare in gravidanza.

Ovviamente le accortezze dovranno essere maggiori (soprattutto nell’ultimo trimestre della gravidanza) ma con qualche consiglio pratico anche una donna incinta riuscirà a stare al volante senza alcun problema.

 

Donna in gravidanza: si indossano le cinture?

Una domanda che molte donne si pongono è: se sono incinta possono non mettere le cinture di sicurezza? Assolutamente no. Le cinture di sicurezza sono uno strumento di protezione sia per il bambino che per la futura mamma e vanno indossate sempre. Anche perchè la gravidanza non è una malattia, come ben spiegato dall’art. 172 comma 8 del Codice della Strada: «Sono esentati dall’obbligo di uso delle cinture di sicurezza le persone che risultino, sulla base di certificazione rilasciata dalla unità sanitaria locale o dalle competenti autorità di altro Stato membro delle Comunità europee, affette da patologie particolari o che presentino condizioni fisiche che costituiscono controindicazione specifica all’uso dei dispositivi di ritenuta. Tale certificazione deve indicare la durata di validità, deve recare il simbolo previsto nell’articolo 5 della direttiva 91/671/CEE e deve essere esibita su richiesta degli organi di polizia di cui all’articolo 12».

Ma se abbiamo letto bene, il Codice ammette alcuni casi di esenzione. Nello specifico: «Sono esentate dall’obbligo di uso delle cinture di sicurezza le donne in stato di gravidanza sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture di sicurezza».

In definitiva, solo la certificazione medica può esentare le donne incinte dall’indossare le cinture. Ma come vanno indossate le cinture di sicurezza? La fascia trasversale va posta tra il seno e la pancia, mentre quella bassa orizzontale va posta sotto il pancione (questo vale sia al volante che come passeggeri). In caso di difficoltà, nei negozi è acquistabile un cinturino speciale che aiuta la donna incinta ad adattare la cintura al proprio corpo.

 

Donna incinta in auto: viaggi lunghi, sedili e airbag

Come deve stare in macchina una donna incinta? Se deve guidare è bene che allontani il sedile dal volante (circa 20-25 cm di distanza) avendo però cura di arrivare senza fatica ai pedali e di avere un’ottima visuale da tutti gli specchietti. E’ anche utile tenere la schiena ben dritta e se necessario un piccolo cuscino potrebbe aiutare.

Si consiglia di non fare viaggi troppo lunghi, ma se è proprio necessario è importante fare spesso piccole soste per sgranchire le gambe e riattivare la circolazione (che durante la gravidanza è più difficoltosa) in modo da non avere problemi di salute. Evitare invece di mettersi al volante se la guida rappresenta una fonte di stress, ansia o paura. Durante l’ultimo trimestre (quando il pancione inizia a essere molto voluminoso) è bene guidare solo se si possiede la forza sufficiente per farlo.

Capitolo airbag. Una credenza abbastanza diffusa dice che durante la gravidanza vanno disattivati. Sbagliato. Gli airbag rappresentano un’ulteriore forma di protezione e possono salvare la vita in caso di incidente. Inoltre, gonfiandosi all’altezza del volto e del seno, non mettono mai a rischio il pancione.

E se capita un incidente? La prima cosa da fare è contattare il proprio ginecologo e fissare subito una visita. Il feto infatti nei primi sei mesi della gravidanza è protetto dal liquido amniotico, mentre negli ultimi mesi è maggiormente esposto. Dunque, anche se l’urto non è stato violento, solamente un medico può escludere in modo sicuro eventuali ferite del feto, della placenta o dell’utero.

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