Donne e motori, il WWCOTY promuove la sorellanza contro i pregiudizi [FOTO]
Iniziativa che prevede la partecipazione alla mostra itinerante in Italia del Museo Fratelli Cozzi
Il Women’s Worldwide Car of the Year (WWCOTY) prende parte ad un’iniziativa che promuove la sorellanza come valore fondamentale per combattere i pregiudizi e per far sentire la voce delle donne nel mondo dell’automobile.
Un progetto che si fa ancora più forte se diffuso e itinerante, come la mostra “Donne e motori, gioie e… basta” organizzata dal Museo Fratelli Cozzi di Milano. L’esposizione, giunta alla sua terza edizione, riunisce oltre 60 auto simbolo del Made in Italy e vede la partecipazione delle giurate italiane del WWCOTY, insieme a 38 altre donne, che prendono parte all’iniziativa condivisa a bordo di 20 Alfa Romeo.
La capacità di fare squadre delle donne
Il tema della sorellanza, che ha caratterizzato quest’edizione, è stato scelto con l’obiettivo di rompere lo stereotipo che le donne non sappiano lavorare in squadra. Come sottolineato da Elisabetta Cozzi, presidente del Museo e fondatrice del movimento “Woman in Power”, la mostra intende dimostrare che la capacità di fare squadra non ha genere. Le protagoniste dell’esposizione hanno avuto l’opportunità di mettere in evidenza le donne con cui condividono un legame speciale, sia in ambito professionale che personale.
La preview della mostra si è tenuta in occasione di Milano AutoClassica 2024, e ora è aperta al pubblico fino al 18 dicembre, con successive tappe in diverse regioni italiane, con l’intento di sensibilizzare le istituzioni e le scuole contro la cultura discriminatoria.
Il ruolo del WWCOTY
Il WWCOTY è nato nel 2009 con l’obiettivo di dare visibilità alle donne nel settore automotive, un ambito in cui, nonostante l’impegno e ruoli di spicco, le giornaliste venivano spesso ignorate. Sandy Mhrye, presidente del WWCOTY, ha ideato il premio come uno strumento per unire le professioniste del settore e creare una rete di supporto. A distanza di 15 anni, con una giuria composta da 81 giurate in rappresentanza di 55 Paesi, il WWCOTY si è consolidato come un premio di riferimento mondiale nel settore automotive.
Le giurate italiane del WWCOTY con l’Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1954
Le giurate italiane, Ilaria Salzano e Monica Secondino, sono protagoniste di questa iniziativa, contribuendo a diffondere un messaggio di inclusività e di empowerment femminile. Le due giornaliste hanno scelto posare con l’Alfa Romeo Giulietta Sprint, un’auto che, nel 1954, divenne simbolo del boom economico e fu ribattezzata la “fidanzata d’Italia”, in un epoca nella quale erano pochissime le donne al volante.
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