EcoTyre: il primo pneumatico contenente gomma riciclata

Le gomme verranno testate su 20 camion

Il primo pneumatico contenente gomma riciclata è realtà ed ora verrà testato su 20 camion, nei prossimi mesi. Queste gomme permetteranno una riduzione dell'impatto ambientale ed un consumo minore di materie prime importate.
EcoTyre: il primo pneumatico contenente gomma riciclata

Un nuovo progetto di EcoTyre per l’ambiente: la prima mescola di pneumatici che contiene gomma riciclata, ottenuta dal granulato degli pneumatici fuori uso (PFU). Un progetto partito da tre anni ed ora è stato messo a punto un processo particolarmente innovativo che consente di utilizzare la gomma triturata derivante direttamente dalle gomme giunte a fine vita, per generare una mescola utilizzabile per la produzione di nuovi pneumatici, equivalente a quella tradizionale.

Come viene creato questo pneumatico

Sono tre le fasi della produzione: inizialmente viene realizzato un granulato di gomma riciclata, con caratteristiche particolari. Il processo successivo è la devulcanizzazione del granulato, per rendere nuovamente utilizzabile la gomma granulata a fine vita. Infine, c’è lo studio e la messa a punto di una mescola innovativa capace di ottimizzare le caratteristiche della nuova gomma.

I test in corso sugli pneumatici in gomma riciclata

Gli pneumatici ottenuti, sostanzialmente equivalenti a quelli tradizionali, sono stati montati su 20 camion per un test operativo su strada per una percorrenza complessiva di circa un milione di chilometri, durante i quali questi pneumatici saranno sottoposti a un severo test per verificarne l’usura e la durata, in modalità comparativa rispetto alle gomme tradizionali.

Pneumatici in gomma riciclata: perché utilizzarli

I vantaggi del riutilizzo della gomma derivante da PFU negli pneumatici nuovi sono evidenti – le parole di Enrico Ambrogio, presidente di EcoTyre – riduzione dell’impatto ambientale, riduzione del consumo di materie prime importate, stimolo a nuove attività produttive sostenibili nel nostro paese. Ovviamente questo non è un punto di arrivo ma di partenza, perché dedicheremo ancora più energia per perfezionare questa soluzione e a individuarne altre, sempre nel solco dello sviluppo sostenibile”.

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