Elon Musk e le accuse di uso di droghe. Implicazioni per Tesla e SpaceX
L’uso di ketamina di Elon Musk. Possibili ripercussioni sul contratto di SpaceX con la NASA
Elon Musk è accusato di… drogarsi. Lo scrive il Wall Street Journal basandosi su testimonianze di dirigenti e consiglieri delle sue società, tra cui Tesla e SpaceX: una bomba che potrebbe minare il suo dominio. Non è la prima volta che il magnate di X si dichiara favorevole alle sostanze stupefacenti, basti pensare alla sua apparizione al podcast Joe Rogan Experience del 2018 in cui si lasciò andare a una canna in diretta.
Il management delle sue aziende temono che le sue abitudini possano danneggiare non solo la sua salute personale, ma anche quella delle società che dirige. Alcune fonti rivelano che Elon Musk consumerebbe droghe pesanti alle feste private che organizza in vari paesi, dove gli ospiti devono rinunciare allo smartphone (per impedire la diffusione di immagini e video compromettenti) e firmare accordi di riservatezza “preventivi“. Ci sono diverse testimonianze di episodi preoccupanti: dalla festa a Los Angeles nel 2018 dove avrebbe ingerito “diverse pillole” fino alla volta in cui arrivò (in ritardo) sul palco della sede di SpaceX ad Hawthorne in California pronunciando parole incomprensibili per 15 minuti.
C’è poi la chetamina, una sostanza psichedelica che Musk vorrebbe somministrare ai suoi dipendenti per alleviare lo stress, potrebbe mettere in pericolo i rapporti tra SpaceX e il governo degli Stati Uniti. Infatti, la legge federale vieta l’uso di droghe nel luogo di lavoro per le aziende che collaborano con le istituzioni pubbliche, come la NASA. Se SpaceX dovesse violare questa norma, rischierebbe di perdere il contratto miliardario che le permette di partecipare alle missioni spaziali.
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