Etichettatura pneumatici: come funziona [5 COSE DA SAPERE – #4]
Così le gomme sintetizzano le proprie caratteristiche principali
Uno dei modi più immediati per conoscere le caratteristiche di uno specifico pneumatico è quello dei leggere la sua etichetta. Il sistema di etichettatura europea, che dopo un decennio è stato recentemente aggiornato con il Regolamento UE 2020/740 entrato in vigore il 1° maggio 2021, permette al consumatore di avere subito una panoramica generale sulle peculiarità del pneumatico e di conseguenze di individuarne le differenze con gli altri.
Cinque classi di efficienza: da A a G
Oltre ad estendere l’etichettatura anche a mezzi pesanti e autobus, rispetto al precedente il nuovo sistema riduce a cinque le classi relative all’efficienza energetica e all’aderenza sul bagnato: dalla A (la più efficiente) alla E (la meno efficiente). Alle due indicazioni si aggiunge quella relativa alla rumorosità del pneumatico misurata in decibel.
Il QR code
Rispetto alla vecchia etichetta, il nuovo sistema ha poi introdotto anche la presenza di un QR code individuale per identificare la tipologia di pneumatico che permette al consumatore di accedere direttamente al database europeo dei prodotti (EPREL) per ottenere maggiori informazioni.
Due nuove marcature per le gomme invernali
La nuova etichettatura europea si è inoltre arricchita di due nuove marcature. La prima è il pittogramma aderenza sulla neve che indica il superamento di uno specifico test omologativo su fondo innevato (già noto come simbolo alpino sul fianco delle gomme invernali). La seconda invece è il pittogramma aderenza sul ghiaccio che è presente, solo su pneumatici invernali progettati per climi invernali particolarmente rigidi, quando questi sono stati testati (in conformità a specifici metodi di prova riconosciuti a livello internazionale) con presenza di ghiaccio stratificato al suolo.
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