Exor, holding della famiglia Agnelli, rileva oltre il 43% dell’Economist diventandone il primo azionista

Operazione da 405 milioni di euro

Exor azioni Economist - Con un investimento da oltre 400 milioni di euro la Exor, società di investimento della famiglia Agnelli che detiene anche il 30,81% di FCA, diventa il primo azionista dell'Economist, storica e autorevole giornale britannico, con una quota del 43,4%.
Exor, holding della famiglia Agnelli, rileva oltre il 43% dell’Economist diventandone il primo azionista

Passando dal 4,7 al 43,4% la Exor, holding della famiglia Agnelli, ha definito l’accordo che la porterà a diventare il principale azionista singolo del Gruppo The Economist. La notizia è stata diffusa oggi dalla stessa società di investimento che possiede il 30,81% di Fiat Crysler Automobiles. Già da tempo Exor era intenzionata a investire per far crescere in maniera importante il proprio ruolo e peso all’interno della media company britannica.

L’operazione prevede un investimento complessivo di 405 milioni di euro con i quali Exor acquisterà la nuova quota azionaria da Pearson che porterà così la holding del presidente e amministratore delegato John Elkann a possedere il 43,4% dell’Economist. Per completare e perfezionare l’operazione, cosa che avverrà nel quarto trimestre di quest’anno, si attendono le autorizzazioni e l’approvazione da parte degli azionisti della media company inglese.

John Elkann, numero uno di Exox e amministratore non esecutivo dell’Economist, ha commentato con grande soddisfazione l’operazione finanziaria: “Siamo lieti di confermare il nostro ruolo di azionisti di lungo termine a sostegno del Gruppo, insieme alle famiglie Cadbury, Layton, Rothschild e Schroder, e ad altri singoli investitori stabili. La decisione del Gruppo di investire insieme a noi, mediante l’acquisto di azioni proprie, ci rende ancora più convinti dei meriti del nostro investimento, in quanto segno della fiducia in un futuro brillante e redditizio. Insieme riteniamo che The Economist abbia un enorme potenziale di crescita, in particolare per la sua capacità di cogliere le numerose opportunità di sviluppo legate alla digitalizzazione del settore dei media“.

L’Economist non è l’unico Gruppo editoriale del quale Exor possiede partecipazioni di lungo termine, visto che la holding è da tempo presente anche in Bantham Books, Le Monde, RCS MediaGroup e Italiana Editrice (La Stampa e Secolo XIX).

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