Federauto | Artusi: “L’industria europea in difficoltà, non è più rinviabile la modifica del Green Deal Automotive”

Le dichiarazioni del presidente di Federauto a conclusione del convegno promosso a Milano da NGV Italy

Federauto | Artusi: “L’industria europea in difficoltà, non è più rinviabile la modifica del Green Deal Automotive”

Massimo Artusi, presidente di Federauto, ha dichiarato: “Mentre le istituzioni europee sono paralizzate da veti contrapposti che rallentano l’esecutività, l’industria automobilistica europea e le reti distributive affrontano gravi difficoltà a causa del mancato decollo delle vendite di auto elettriche e delle pesanti multe per il non raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Cresce, anche al di fuori del nostro Paese, il coro di chi ritiene che sia urgente una correzione di rotta nei regolamenti UE per la transizione verso la decarbonizzazione dei trasporti, in modo pragmatico.”

Le dichiarazioni del presidente di Federauto a conclusione del convegno promosso a Milano da NGV Italy

«Di fronte alla crescente e drammatica crisi del comparto Automotive, causata dalle imposizioni irrealistiche della normativa UE sulla transizione tecnologica, i principali stakeholder industriali e associativi», ha continuato Massimo Artusi, «hanno chiesto all’unisono, con dati concreti, di rendere effettivo un processo di revisione profonda dell’intero pacchetto Fit-for-55, partendo dall’applicazione dell’art. 18.b del Regolamento 1610/2024, che impone alla Commissione di elaborare entro il 2025 una relazione per la promozione del biometano e dei biocarburanti, prodotti da “economia circolare” e già ampiamente disponibili, le cui produzione e consumo sono carbon neutral, mentre l’energia elettrica, che – su scala UE – proviene per il 55-60% da fonti fossili, non lo è”.

«Le voci espresse a Milano, con chiarezza e concretezza, si sono concentrate sulla necessità di superare le incrostazioni ideologiche nella normativa UE», ha dichiarato il presidente di Federauto. «Si è chiesto di anticipare la revisione dei target CO2 e di rimuovere le multe dal 2025, con una strategia basata su tre pilastri: 1. la neutralità tecnologica nei processi di decarbonizzazione, lasciando a ciascun paese la scelta della tecnologia per raggiungere gli obiettivi; 2. la coerenza normativa secondo la Direttiva RED III; 3. una diversificazione dei vettori energetici, inclusi biocarburanti carbon neutral e low carbon fuels, oltre all’elettrico». Artusi ha concluso auspicando che il confronto a Bruxelles porti a un accordo che adotti un approccio più pragmatico e meno ideologico, rispondendo alle esigenze del settore Automotive e dei cittadini.

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