Federauto Trucks&Van, Artusi: ‘Sono necessarie risposte più pronte per l’autotrasporto’
Le aziende di autotrasporto stanno fronteggiando diversi problemi, come l'elevato costo dei carburanti
Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto Trucks&Van, ha dichiarato nelle scorse ore che le difficoltà delle aziende dell’autotrasporto sono seguite con costante attenzione, convinta solidarietà e apprensione da parte di Federauto Trucks&Van.
Queste sono costrette da un anno a fronteggiare l’elevato costo dei carburanti. Artusi afferma che, a tutt’oggi, non sono state ancora emanate le procedure per l’erogazione dei 200 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio, né gli ulteriori 85 milioni previsti dal decreto Aiuti ter.
Inoltre, è stata interrotta l’erogazione di una parte dei 500 milioni stanziati a maggio 2022 con il primo decreto Aiuti a causa di una sentenza del TAR, che chiede l’allargamento al conto proprio della platea dei beneficiari.
Bisogna rafforzare la struttura della macchina ministeriale
“Abbiamo preso atto della comprensione dei problemi del settore e della disponibilità ad affrontarli e a risolverli manifestata a più riprese dal Governo, compresa l’ultima assemblea di CONFTRASPORTO, negli interventi del ministro Salvini e del vice ministro Rixi, e ci rendiamo anche conto che l’accavallarsi dei problemi e l’urgenza dei tempi che questi pongono hanno bisogno di una struttura adeguatamente rafforzata per risposta più tempestive, tuttavia, va evidenziata che manca ancora continuità nel sostegno agli investimenti, non essendo ancora stato emanato il decreto ministeriale per l’erogazione dei 25 milioni di incentivi del Fondo investimenti autotrasporto 2022”, ha detto Artusi.
Il presidente di Federauto Trucks&Van chiede di rafforzare la struttura della macchina ministeriale, in primo luogo della DG Autotrasporto e della MCTC in modo che i propositi vengano saldati con degli strumenti materiali per una loro rapida attuazione, in assenza della quale la certezza richiesta dalle imprese possa diventare realtà.
Seguici qui