Fiat 500e debutta in America, ma c’è chi non crede nell’elettrico
Esordio in California con forti incentivi statali
Tutto è pronto per il debutto della Fiat 500e in California. La versione elettrica della storica compatta di Torino conta di ricevere una grande accoglienza a Los Angeles e San Francisco, dove costerà circa 32.500 $, ovvero 24.500 € al cambio attuale. La stampa di settore l’ha praticamente osannata e per molti versi ne hanno anche le loro ragioni. Nonostante la nostra italica tendenza a lamentarci di noi stessi e a credere di essere il peggior paese del mondo, infatti, l’Italia continua a mantenere un determinato nome in certi settori e quello automobilistico è senza dubbio uno di questi. Non si può nemmeno dire che la 500 sia il risultato dell’alleanza con Chrysler, dato che è stata ideata molto prima nel tempo. Italiana pura.
Per contenuti tecnologici e comfort, quindi, gli americani sembrerebbero davvero ben disposti ad accogliere una 500 elettrica sulle loro strade. Solamente il mercato ci dirà se questa speranza si tradurrà in parole concrete, ma le condizioni di vendita della 500e sembrerebbero davvero convenienti. Si parla infatti di un anticipo di 999 $ e di rate mensili di 199 $ per 36 mesi. Sono addirittura presenti degli incentivi statali che abbasserebbero il prezzo fino a 20.500 $. Certamente in California le infrastrutture sono molto più diffuse rispetto a noi, come testimonia la presenza di case specializzate come Tesla. Ciò nonostante, però, sembra proprio che l’elettrico goda nell’assolato stato americano di molta più fiducia rispetto a quanto non accada da noi.
Non sono però solamente i guidatori a credere poco nell’elettrico. Sergio Marchionne, infatti, nonostante tutto non avrebbe concesso molta speranza a questo tipo di mobilità. Secondo quanto riportato da diverse testate nazionali, infatti, l’AD del Gruppo Fiat avrebbe avuto parole molto dure nei confronti del settore elettrico durante il suo intervento a Detroit alla Society of Automotive Engineers. Come già affermato in tempi non sospetti, le 500e vedrebbero, per ogni modello prodotto, una perdita di addirittura 10.000 $, al punto che il massimo dirigente del Lingotto avrebbe definito la loro produzione su larga scala come “masochismo industriale”. La city car a emissioni zero sarebbe stata prodotta solamente a causa delle leggi americane che prevedono obbligatoriamente per ogni casa una quota di produzione riservata a questo genere di mobilità.
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