Fiat, dal 23 novembre cessa la produzione di veicoli a Termini Imerese

La società torinese Fiat S.p.A. ha annunciato a Fim, Fiom e Uilm che dal 23 novembre prossimo, dopo quarantuno anni di attività cesserà la produzione di autovetture all’interno dello stabilimento di Termini Imerese, da tempo oggetto di scontri tra sindacati e management del gruppo motoristico nostrano e incluso in un progetto di riassetto della rete di siti produttivi dell’azienda italiana. La forza lavoro impiegata all’interno dello stabilimento di Termini Imerese, attualmente, è pari a circa 2.200 persone.

Termini Imerese è il secondo impianto di Fiat S.p.A ad essere dismesso, dopo quello Cnh di Imola (mese di giugno). Oltre a quello palermitano, la società guidata da Sergio Marchionne sta per chiudere anche quello di Avellino di Irisbus.

A Termini Imerese arriveranno cinque nuove aziende diverse e quindi cinque differenti settori economici: DR Motor, casa automobilistica molisana, Lima Group, prodotti elettromedicali e protesi sanitarie, Biogen, settore energetico e biomasse, Medstudios, produzione tv, e Newcoop, che userà Termini Imerese come piattaforma logistica per la grande distribuzione. In totale, queste aziende investiranno 361 milioni di euro nella riqualificazione dell’impianto e creeranno un totale di circa 1.650 posti di lavoro.

Il Lingotto anticipa dunque di qualche mese la dismissione dello stabilimento (sarebbe dovuta avvenire nelle prime settimane dell’anno venturo), mentre si sta impegnando nella riorganizzazione della produzione nell’impianto di Mirafiori e in quello di Pomigliano d’Arco (dove sarà realizzata la promettente nuova generazione di Fiat Panda).