Fiat Grande Panda, finalmente alla guida per la prima volta [PROVA SU STRADA]

Come va la nuova segmento B?

Chiariamo subito un punto fondamentale: la Fiat Grande Panda non è la “nuova” Panda. Quella arriverà tra qualche anno come erede dell’attuale Pandina (l’ha confermato lo stesso Olivier François durante la conferenza stampa di presentazione del test drive). Questa Grande Panda è, invece, per molti versi un’erede della Punto, pur non chiamandosi allo stesso modo. Ci sono quasi 30 cm di differenza tra lei e la Panda che abbiamo conosciuto fino ad oggi, portandola direttamente in quel segmento B che Fiat al momento non presidiava. Inoltre, mossa furba, la casa del Lingotto ha scelto di puntare sia sull’elettrico che sul mild hybrid, offrendo quindi un’alternativa termina ad un prezzo molto interessante che, per forza di cose, ha il potenziale di fare dei numeri davvero interessanti. Per tutti questi motivi, e non solo, eravamo molto curiosi di metterci per la prima volta al volante della Fiat Grande Panda e adesso ne abbiamo finalmente avuto l’occasione.

Fiat Grande Panda - Fari

Non assomiglia a nulla… o forse sì?

Il design della Fiat Grande Panda lo conosciamo ormai da diversi mesi, ma vi assicuriamo che vederla dal vivo fa un altro effetto. Le sue dimensioni partono da una lunghezza di 3,99 metri (come detto, circa 30 cm in più rispetto alla Pandina), una larghezza da 1,76 metri (con specchietti ripiegati) e un’altezza da 1,57 metri, oltre che di un passo da 2,53 metri. Ciò che più colpisce, però, sono le sue forme, incredibilmente nette e squadrate. Lo avevamo notato sin dalle prime immagini ufficiali, ma da vivo vi assicuriamo che l’impressione è ancora più netta. Eppure non stiamo parlando di un design fuori dal mondo, ma di una scelta ben ponderata che vuole rimandare direttamente alla Panda degli anni ‘80, tanto amata e in Italia ancora usata da numerosissimi automobilisti. Qualche appassionato storcerà il naso, ma è un dato di fatto, al punto che tra i cerchioni disponibili per la Grande Panda vi sono addirittura quelli che rimandano ai cerchi in ferro dell’originale. Nostalgia allo stato puro, che viene ulteriormente sottolineata dai numerosi dettagli sparsi per l’auto. Delle vere e proprie “easter egg” come in un kolossal di Hollywood, come ad esempio il logo storico delle quattro strisce ripetute un po’ ovunque, dai passaruota alla griglia inferiore sul muso. Anche la calandra principale, per quanto moderna, è un rimando a quelle delle prime Panda, logo Fiat sulla sinistra compreso, dietro al quale si nasconde sull’elettrica un’idea tanto intelligente quanto semplice: un cavo di ricarica da 4,5 metri di lunghezza a spirale per poterlo riporre più facilmente. Certo, ricarica solo a 7 kW a causa del suo spessore e per fare meglio bisogna richiedere la presa maggiorata da 11 kW in optional, ma la sua comodità nel commuting quotidiano è innegabile. Non mancano comunque le idee nuove, come il logo Panda e Fiat ripetuti sia sulla carrozzeria che sul portapacchi del tetto, ma al tempo stesso con un pizzico di “vecchio stile” per via dell’idea di stamparli in bassorilievo. In definitiva gli unici colpi di originalità sono i gruppi ottici, sia anteriori che posteriori, anche se l’idea di presentarli con questo look “a pixel” non può che essere un ulteriore atto nostalgico agli anni ‘80 di cui la Panda vuole essere simbolo.

Fiat Grande Panda - Interni

Persino l’abitacolo della Fiat Grande Panda è ricolmo di “easter egg”, anche se forse in questo particolare caso le soluzioni adottate sono per forza di cose molto più moderne rispetto all’esterno. L’occhio cade subito sul volante, il cui piantone squadrato è un ulteriore riferimento ai volanti del passato, per quanto caricato per forza di cose dai classici pulsanti per il controllo del sistema di infotainment (questi forse con qualche problema di visibilità, almeno alla luce del sole). Parlando proprio del computer di bordo, lo troviamo composto da due display racchiusi da una cornice arrotondata, la cui forma vuole rimandare alla memoria la pista presente sul tetto del Lingotto, dove un tempo venivano testate le auto prodotte nello stabilimento (e dove abbiamo scattato le foto di questo servizio). Ne è ulteriore testimonianza il piccolo modellino di Panda (rigorosamente prima generazione) presente nell’angolo in basso a destra del sistema. Il software ci è sembrato semplice e ben concepito, anche se aspetteremo di poterlo analizzare più a lungo prima di esprimere giudizi. È comunque garantita la compatibilità con Android Auto ed Apple CarPlay. C’è molto da dire sui materiali di cruscotto e sellerie: queste ultime sono ricoperte da un tessuto tecnico variamente arricchito, ad esempio dal badge “Panda Made With Love in Fiat” (dall’inglese “Panda Costruita con Amore in Fiat”). Molto interessante, però, è la plastica blu, che è stata realizzata unendo alla miscela chimica il 20% di materiale di recupero che normalmente non viene riciclato dalla tradizionale filiera del tetrapack. Questo procedimento non solo porta alla realizzazione del cruscotto, resistente e arricchito da altre chicche come la scritta Fiat sul pannello portiera, ma rende riciclabile anche questo materiale di scarto del tetrapack, completando in questo modo il suo processo ecosostenibile. Sull’allestimento La Prima, quello che vedete nelle nostre immagini e che rappresenta il top di gamma assoluto sia elettrico che ibrido, è presente anche il vano portaoggetti con apertura a borsa realizzato in fibre di bamboo. Il richiamo al Panda è facile e immediato, senza contare che si tratta di un materiale facilmente riciclabile. Davanti al portaoggetti troviamo anche un davanzale che servirà per ospitare una serie di accessori appositamente realizzati, seguendo l’esempio dato da altre auto come la Fiat Topolino. Il tunnel centrale è a sua volta realizzato con la stessa forma della Pista del Lingotto e ospita, oltre alla piastra per la ricarica a induzione e alcuni portaoggetti, anche la levetta del cambio automatico (già vista su altre vetture Stellantis). La Grande Panda, infatti, sarà solo e unicamente automatica. Lo spazio per i nostri oggetti nell’abitacolo è di 13 litri, mentre andando nel bagagliaio si parte da una base di 353 litri.

Fiat Grande Panda Elettrica

Prime sensazioni di guida

La Fiat Grande Panda è stata sviluppata sulla nuova piattaforma STLA Smart, che sarà la base per tutte le compatte del gruppo Stellantis. Essendo una piattaforma multienergetica, consente di sviluppare sia pure elettriche che ibride, così com’è avvenuto per la Grande Panda. La nuova segmento B, infatti, sarà disponibile sia 100% elettrica che con un sistema ibrido leggero (mild hybrid), il quale sarà presumibilmente quello a far registrare i numeri più grandi. Si basa su un 1.200 tre cilindri a benzina con una potenza da 100 CV, ai quali si aggiungono i 28 CV del motorino elettrico. Sicuramente non si tratta di una meccanica pensata per andare molto forti, quanto piuttosto per risparmiare sul carburante. Secondo i dati ufficiali dichiarati dal Lingotto, la Grande Panda sarebbe in grado di far registrare i 5,4 litri/100 km (pari a circa 18 km/litro). Non un record, ma comunque un buon risultato, a fronte di una velocità di punta di 160 km/h. Tutt’altro discorso ovviamente per quanto riguarda la versione elettrica, che per il momento è quella che abbiamo potuto provare. Si parla di una potenza da 83 kW, pari a circa 113 CV, ma soprattutto di una batteria da 44 kWh che porterebbe l’autonomia massima fino a 320 km. Si tratta naturalmente di prestazioni adatte ad un’auto cittadina ed è così che questa Grande Panda si comporta. Tenendo presente che ci riserviamo di giudicare i consumi su un periodo più lungo, il resto dell’esperienza di guida è senza dubbio positiva. Tra l’altro, la Grande Panda presenta unicamente il cambio automatico, che nel 2025 è una soluzione adatta alla circolazione cittadina, anche alla luce dei consumi ridotti che ormai questo cambio garantisce. Un tempo il cambio era più delicato ed esoso, ma sono problemi che ormai appartengono ad un lontano passato. Abbiamo a che fare con una vettura decisamente tranquilla ed equilibrata, al punto che non è nemmeno previsto un pulsante per il cambio delle modalità di guida. Il volante è sufficientemente preciso e leggero, mentre le sospensioni sono ben calibrate per assorbire le asperità del terreno, senza per questo risultare eccessivamente morbide. In linea di massima, promette di essere esattamente quello che vuole essere, ovvero un’auto da città in grado di poter fare un po’ di tutto. Specialmente la mild hybrid potrebbe essere usata per dei lunghi viaggi, nè più nè meno di quanto non si possa fare lo stesso con le storiche Panda e Punto. In compenso, però, sono presenti i più moderni prodotti della tecnologia, come il cruise control adattivo, il controllo attivo della corsia e la frenata di emergenza. Insomma, c’è davvero una bella differenza tra quelle auto, tanto amate dagli italiani, e questa. Soprattutto, però, c’è un’ultima discriminante che gioca a favore della Grande Panda: il prezzo.

Fiat Grande Panda - Cruscotto

La mild-hybrid è molto attraente

In un mondo in cui le auto costano sempre di più, la Fiat Grande Panda riesce a contenere il listino. Certo, non aspettatevi miracoli, perché il mercato e il costo di produzione di una vettura ormai difficilmente scenderà più di un “tot”. Detto questo, però, il prezzo d’attacco della Fiat Grande Panda è di 16.950 € per l’offerta di lancio. L’elettrica si alza, ma parte comunque da 22.950 €, che non è male per le medie di segmento. Ovvio, la Pandina ha comunque un’offerta speciale da 9.950 €, ma quei seimila di euro di differenza, tra l’una e l’altra, ci sono tutti (senza dimenticare che la differenza sul prezzo di listino senza offerte è quasi la metà).

Fiat Grande Panda: scheda tecnica

Dimensioni: lunghezza 399 cm; larghezza 176 cm; altezza 158 cm; passo 253 cm
Motori: mild hybrid da 100 CV, elettrico da 113 CV
Trazione: anteriore
Cambio: automatico
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 10’’ (mild hybrid)
Velocità massima: 160 km/h (mild hybrid)
Allestimenti: Pop, Icon, La Prima, Red (solo elettrico)
Bagagliaio: da 353 litri
Consumi: 5,4 litri/100 km
Autonomia elettrica: 320 km (solo elettrico)
Prezzo: Da 16.950 € (offerta di lancio)

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